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Scontro tra sindaco e parroco sull’accoglienza nell’ex scuola

L’ex scuola gestita dalla cooperativa Milonga
L’ex scuola gestita dalla cooperativa Milonga
L’ex scuola gestita dalla cooperativa Milonga
L’ex scuola gestita dalla cooperativa Milonga

È scontro in paese tra il sindaco Gianni Testi e il parroco di Pastregngo e Piovezzano don Luca Freoni sull’accoglienza dei migranti finora ospitati nell’ex scuola elementare della frazione. Se per il sindaco se ne devono andare, per il parroco invece devono rimanere, tanto che ha deciso di pubblicare una lettera perta sull’argomento, con il supporto dei due consigli parrocchiali. Iniziativa che al primo cittadino non è andata giù: è di queste ore la replica all’iniziativa del sacerdote, vissuta come un’intromissione in ambiti non di sua competenza. Testi ha diffuso un messaggio whatsapp postato anche sui gruppi locali Facebook: «In merito alla lettera della parrocchia di Pastrengo», si legge, «non posso che esprimere profondo dispiacere nel vedere come per una parte del paese non vi sia lungimiranza su come potrebbe diventare Pastrengo. Non mi esprimo sulla prima parte della lettera, ognuno sia libero di pensarla come vuole, sul tema migranti mi sono espresso più volte, dissento invece fortemente sulla seconda». «Ritengo fuori luogo», prosegue Testi, «che sia un terzo (minoritario) diverso dall’amministrazione a decidere cosa fare e quando di un immobile pubblico. Ad ogni modo ho già dato la mia disponibilità a un incontro per discuterne». Don Luca Freoni con la sua lettera aveva spiegato che gli ospiti dell’ex scuola si siano dati da fare per la comunità: «Con prestazioni lavorative molto utili in diverse occasioni: sagre parrocchiali, feste della Pro loco, pulizia di strade e marciapiedi, raccolta di uva e olive, hanno animato le feste delle scuole primaria e materna … dieci di loro hanno un lavoro», ha scritto il parroco. E ha aggiunto: «La cooperativa Milonga (che gestisce la struttura di accoglienza con i 19 ragazzi ndr) ha sempre pagato l’affitto di duemila euro al mese ed è disposta anche a pagarne 2.500. Trentamila in un anno sono un sostegno comodo per le casse del nostro Comune». L’amministrazione comunale però ha respinto qualunque proposta di proroga del contratto di affitto. E il parroco: «Un atteggiamento estremamente rigido che rifiuta di vedere come ci sia adesso una situazione diversa da 2 anni fa. Il sindaco evidenzia che c’è un progetto per un utilizzo futuro dell’ex scuola: un ostello della gioventù. Di questo progetto però mancano lo studio strutturale, il calcolo dei costi e le ipotesi di reperimento dei fondi, oltre al progetto gestionale. Con buona pace della nostra natura di sognatori, non sarà realizzato entro il 2018, e probabilmente, neanche entro il 2019». Il parroco si augura si possa ancora operare: «l’ acuta e sensibile scelta di rinnovare il contratto di affitto alla Milonga di altri due anni», che e non comprometterebbe la realizzazione dell’ostello. E don Freoni conclude: «A cosa ci potrà servire recuperare un edificio se non abbiamo imparato noi, prima, ad essere casa; e a cosa ci potrà servire un ostello, se la cortesia e l’accoglienza per il pellegrino ci è ancora estranea?». •

Luca Belligoli

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