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Regione e Comuni
Tregua e un’intesa
sui canoni demaniali

«L'incontro in Regione è stato positivo: ringrazio l'assessore al bilancio perchè abbiamo definito una strategia per chiudere l’annosa vicenda del pagamento dei crediti spettanti ai Comuni rivieraschi per i canoni demaniali». A dirlo è il vicepresidente del consiglio regionale, Massimo Giorgetti. Il politico scaligero ha accompagnato i sindaci di Bardolino e Lazise, in rappresentanza degli otto paesi lacustri, a un incontro con l'assessore regionale al bilancio, Gianluca Forcolin, e coi tecnici regionali di ragioneria e bilancio.

Al sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, e a quello di Lazise, Luca Sebastiano, i colleghi da Malcesine a Castelnuovo avevano delegato infatti la trattativa in Regione e le modalità di restituzione del credito per i mancati versamenti da parte di Venezia ai Comuni della quota di canoni demaniali extraportuali.

«La Regione», ha spiegato De Beni, «ha riconosciuto il credito dei Comuni e ha già detto che non intende fare ostruzionismo o dilazioni. C'è stata la dichiarata disponibilità a chiudere la faccenda o entro fine 2016, se sarà possibile, o al massimo entro fine 2017».

Ma da cosa dipenderà, in pratica, la possibilità di chiudere o meno i conti? «Il fatto è che agli uffici regionali», come hanno confermato da Palazzo Balbi, «i conteggi risultano significativamente diversi da quelli che risultano ai Comuni». Questa situazione, tuttavia, ai sindaci risulta «inspiegabile anche perchè», fanno notare da un municipio dell'alto Garda, «nel nostri report c'è quanto è stato versato da noi alla Regione e quanto ci è stato "girato" rispetto a quanto ci devono da circa 10 anni». Una differenza di «all'incirca 1 milione di euro su circa 5 totali», secondo i Comuni.

Intanto diversi municipi si sono mossi per riscuotere coattivamente dalla Regione. «Se la Regione, entro un mese dalla ricezione dei conteggi con i crediti dei Comuni, ci risponderà per iscritto che pagherà e tutto sarà chiaro, Bardolino non procederà per via giudiziaria. Chi ha titoli esecutivi in mano, vedrà come regolarsi», ha detto De Beni. «Ma una cosa è certa», dicono i primi cittadini: «se non avremo i fatti dopo le garanzie, se l'impegno di Venezia non sarà rispettato, procederemo coattivamente».G.M.

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