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Prada Costabella la funivia sarà
presto riaperta

Il tratto fino a Costabella sarà completamente rifatto con seggiovia biposto
Il tratto fino a Costabella sarà completamente rifatto con seggiovia biposto
Il tratto fino a Costabella sarà completamente rifatto con seggiovia biposto
Il tratto fino a Costabella sarà completamente rifatto con seggiovia biposto

Manca solo l’ufficialità con un ultimo passaggio amministrativo ma ormai anche gli ultimi ostacoli burocratici sono stati superati: il progetto per riaprire la funivia di Prada Costabella - chiusa dall’agosto 2013 - frutto dell’accordo tra l’omonima società presieduta da Adriano Formaggioni e da Atf, Azienda trasporti funicolari di Malcesine, ha superato l’esame della Provincia.

La commissione tecnica incaricata di vagliare l’unica proposta avanzata per la riapertura degli impianti di risalita di proprietà al cinquanta per cento ciascuno dei Comuni di San Zeno di Montagna e Brenzone, ha concluso il proprio lungo e certosino lavoro di valutazione del piano, durato oltre due mesi.

È stata analizzata la gran mole di carte presentate, formate da tre buste contenenti la documentazione amministrativa, il piano economico finanziario e l’offerta tecnica come richiesto dal bando di gara. Nei prossimi giorni la Provincia emetterà una determina nella quale verranno individuati la Prada Costabella srl e Atf come i soggetti con i requisiti idonei a presentare il progetto per ottenere la concessione di linea.

Un passaggio obbligato ma che appare ormai come una pura formalità. Con la conclusione dell’analisi tecnica effettuata dai funzionari dell’ente guidato da Antonio Pastorello, per Prada Costabella e Atf la strada quindi si fa decisamente più in discesa. Dopo il via libera della Provincia con la pubblicazione della determina, le due società presenteranno il progetto per ottenere la concessione.

Il piano – su cui la funivia di Malcesine investirà 3,6 milioni di euro - prevede la riqualificazione della cestovia del primo troncone che dalla stazione di partenza di Prada arriva fino al baito Turri (già rifugio Mondini) attraverso un profondo restyling in stile «vintage». Il secondo tratto, che porta fino a Costabella a oltre 1.800 metri di quota, verrà rifatto con una seggiovia biposto che sostituirà l’attuale monoposto. A valle si costruiranno una nuova stazione di partenza e il parcheggio antistante.

A questo punto la vera incognita è rappresentata dalle tempistiche. Una volta presentato il progetto, infatti, nel complesso iter burocratico incombono ancora alcuni esami. A partire dalla Via, Valutazione d’impatto ambientale: un passaggio tecnico doveroso quanto inevitabile per il secondo tratto mentre per la cestovia, su cui non è previsto un progetto ex novo ma una riqualificazione dell’esistente, gli amministratori locali e i tecnici delle due società coinvolte sperano sia sufficiente uno screening ambientale, un esame sempre approfondito ma più snello che potrebbe ridurre un pò i tempi.

Sarà la Provincia a decidere in merito. Al riguardo Maurizio Castellani e Tommaso Bertoncelli, rispettivamente sindaci di San Zeno di Montagna e Brenzone, pur esprimendo la loro soddisfazione per il risultato ormai conseguito, non nascondono il loro rammarico per i tempi troppo lunghi con cui è stato esaminato il progetto. «Sono contento che si sia ultimato il primo iter burocratico, ma due mesi per analizzare buste mi sembra eccessivo», sottolinea Castellani. «Spero si riesca a recuperare nei prossimi mesi». Sulla stessa lunghezza d’onda di Bertoncelli, ormai rassegnato a vedere inaugurata la funivia di Prada nel 2018: «Seppur oggi prevalga la soddisfazione di veder raggiunto un primo obiettivo, la dilatazione dei tempi con ogni probabilità non ci consentirà di aprire già quest’estate».

Un misto di soddisfazione e rammarico è condiviso anche dal presidente della Prada Costabella srl Adriano Formaggioni, «pur consapevoli che la commissione si è dovuta confrontare con un nuovo codice degli appalti di non facile lettura». Il vicesindaco di San Zeno Piergiorgio Schena, conferma come «il groviglio normativo e burocratico stia rendendo la vita difficile a tutti. Stiamo spingendo per portare a casa il risultato».

Soddisfatto del traguardo raggiunto su Prada anche il presidente della Provincia Antonio Pastorello, che sull’allungamento delle tempistiche punta il dito su «una legge farraginosa. Tuttavia», annuncia, «proprio domani mattina alle 10 (oggi per chi legge, ndr) abbiamo fissato una riunione per studiare come accorciare il più possibile i tempi».

Emanuele Zanini

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