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Polizia locale con Bussolengo
«Qualcosa non ha funzionato»

L'ex sindaco Alberto Varolo ha lasciato in eredità una delibera «pesante» che riguarda la gestione associata con il Comune di Bussolengo della funzione di polizia locale.

Il provvedimento è stato approvato dallo stesso Varolo e dall'assessore Alessia Perrotta. Il vice sindaco Davide Cimolini, pure lui componenete della giunta non ha partecipato alla seduta.

Nella delibera si spiega che il Comitato di Coordinamento, previsto dalla convenzione stipulata dai Comuni di Bussolengo e Pastrengo, avrebbe dovuto predisporre il Piano intercomunale di polizia locale, che stabilisce gli obiettivi, i criteri e le modalità per la programmazione, l’organizzazione e l’erogazione del servizio in generale e nell’ambito dei singoli Comuni. Ma questo documento non è mai stato formalmente approvato. Non solo. Nella delibera votata da Varolo e Perrotta, è scritto che non è mai pervenuto al Comune di Pastrengo una formale, preventiva comunicazione del Comitato di Coordinamento, coerente con il piano intercomunale non approvato, sui costi del servizio di polizia locale a carico del Comune di Pastrengo per l’anno 2015. Inoltre si precisa che nel corso dell’anno 2015 si è verificato spesso che il Corpo di Polizia locale intercomunale abbia declinato la propria competenza su procedimenti amministrativi che, almeno in base all’organizzazione del Comune di Pastrengo (che ha accorpato a Bussolengo il suo unico vigile ndr) si riteneva fossero di competenza della polizia locale e rientrassero nella convenzione.

La convenzione stabilisce inoltre che i costi globali di stipendi, contributi e ogni altro emolumento dovuto al personale siano anticipati in termini di cassa dal Comune referente organizzativo, che è Bussolengo, in conformità a quanto previsto annualmente dal piano intercomunale. Varolo e Perrotta rincarano la dose affermando che nonostante i diversi fraintendimenti, il Comune referente organizzativo (Bussolengo) non ha definito precisamente i procedimenti amministrativi afferenti alla convenzione e al Corpo di polizia locale, obbligo peraltro previsto per legge.

Non essendo mai stati comunicati i costi del servizio in maniera dettagliata e coerente e visto che il Comune Bussolengo non ha identificato i procedimenti amministrativi di competenza del Corpo di polizia locale e quelli rientranti nell’ambito della convenzione, il Comune di Pastrengo non è stato messo nelle condizioni di verificare se la gestione associata abbia prodotto gli auspicati risultati di economia di scala, razionalizzazione del servizio, efficienza ed efficacia.

Per questo: «Ci si riserva di analizzare i costi che saranno presentati a consuntivo per verificare il raggiungimento degli obiettivi».

Varolo e Perrotta invitano il Comitato di Coordinamento a ridefinire i contenuti della convenzione, individuando la struttura organizzativa deputata a predisporre il piano intercomunale. Ma anche a definire i procedimenti amministrativi da gestire in maniera associata attraverso la convenzione.

Luca Belligoli

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