Picchiato in strada da un motociclista «Non so chi sia»

Un’aggressione, apparentemente senza motivo ha portato in pronto soccorso un quarantasette residente a Caldiero. Secondo la denuncia, l’aggressione è avvenuta in prossimità della rotonda che collega Verona-Lazise, in località Sacro Cuore del comune di Lazise. «Mi sono immesso in direzione Lazise», dice l’uomo, «e dalla parte opposta è arrivato un motociclista che mi ha fatto cenno con la mano di fermarmi. Io sono capo officina in un’azienda di Verona, così pensando si trattasse di un cliente che mi aveva riconosciuto e mi sono fermato», è la versione della vittima. Ma secondo quanto esposto poi in denuncia dall’uomo, sarebbe iniziata un’aggressione da parte del motociclista che con il casco lo avrebbe colpito più volte, facendolo finire a terra e colpendolo a calci, scarpate e colpi di casco, minacciandolo che sarebbe andato «a prenderlo a casa con altri motociclisti perchè sapeva dove abitava». «Non conosco l’uomo che mi ha aggredito. Mentre succedeva sono passate parecchie auto, per questo mi sono rivolto al giornale, chiedo che chi ha visto si faccia vivo con i carabinieri di San Bonifacio o Lazise per farmi da testimone», spiega l’uomo che ha sporto denuncia. Il bilancio sanitario dell’aggressione per ora è di 20 giorni di prognosi, salvo complicazioni, ma l’uomo ha riportato una lussazione di terzo grado alla spalla destra, un ecchimosi all’occhio destro e una lesione al gomito destro che per ora ha una doccia applicata che verrà sostituita con un gesso nelle prossime ore. Nella denuncia formalizzata dai carabinieri, la vittima ha inoltre inserito un altro elemento: «Il mio aggressore mi ha mostrato una caviglia fasciata e mi ha detto che avrebbe denunciato che ero stato io a provocargli quel trauma. Io non so chi sia quell’uomo, so che me ne ha date senza motivo, e adesso dovrò perdere tanti giorni lavorativi. Se qualcuno ha visto due persone in strada giovedì alle 16 circa a Lazise, per favore si metta in contatto con i carabinieri, è stata una violenza inaudita e gratuita», dice la vittima. •