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Parco naturalistico, un record
di presenze nell’estate bollente

L’Orto botanico, da anni il cuore del parco naturalistico di Novezzina
L’Orto botanico, da anni il cuore del parco naturalistico di Novezzina
L’Orto botanico, da anni il cuore del parco naturalistico di Novezzina
L’Orto botanico, da anni il cuore del parco naturalistico di Novezzina

Un boom di arrivi al Parco naturalistico scientifico – Orto botanico, Rifugio e Osservatorio astronomico del Baldo - di Novezzina gestito per il Comune, dalla Cooperativa sociale centro di lavoro San Giovanni Calabria e dal Cav (circolo astrofili veronesi). Questo Parco, infatti, complici la calda estate e il ricco programma di eventi, ha richiamato quest’anno oltre 3mila persone attirate da questo paradiso che si estende per circa 20.000 metri quadri a quota 1.232 metri sul versante orientale del Baldo. E così, mentre l’Orto si prepara per l’inverno, il rifugio cambia orario: è sempre aperto nei fine settimana ma nei feriali su prenotazione.

«Quest’anno abbiamo proposto sei eventi mensili nei fine settimana dal 23 maggio al 18 ottobre e due fuori programma», esordisce il direttore della Cooperativa Gianfranco Zavanella. «Nei pomeriggi del sabato, riservati a convegni specialistici, abbiamo avuto una partecipazione più folta rispetto agli anni scorsi: una soddisfazione che ci fa ben sperare. Per non dire del grandissimo afflusso domenicale».

Quindi precisa: «Da fine marzo a ottobre sono saliti oltre 900 studenti di una trentina scuole di ogni ordine e grado, molti di più rispetto agli anni scorsi, prevalentemente interessati ai temi delle Grande Guerra e delle piante selvatiche alimentari. Inoltre abbiamo per la prima volta ospitato oltre 600 ragazzi dei Cer (Centri estivi ricreativi) di vari Comuni cui abbiamo dedicato momenti di educazione alimentare integrati alla conoscenza di piante selvatiche che hanno usato per preparare prodotti alimentari come salse e piatti che hanno poi degustato...». Il 9 ottobre, per la giornata di formazione scientifico-naturalistica «Equinozio d’Autunno», 13 insegnanti delle secondarie di 1° e 2° grado sono venuti ad aggiornarsi sulle nuove metodologie didattiche offerte da Orto ed Osservatorio. Prosegue l’erborista Lorenzo Roccabruna: «Hanno così stabilito contatti coi nostri operatori e gettato le basi per insegnare educazione alimentare tenendo conto dei prodotti del Baldo poiché abbiamo fatto loro degustare formaggi, ortaggi salumi ed erbe a Km0».

La gastronomia non è certo in secondo piano a Novezzina. Il rifugio con i suoi piatti doc ha a sua volta richiamato molti amanti della buona e sana cucina. L’orto, che ha attratto numerosi turisti e appassionati di botanica e montagna, in questa stagione non va in letargo. «In ottobre sono stati allestiti due spazi: quello delle rose selvatiche del Monte Baldo dedicato al botanico veronese Agostino Goiran che nel 1903 pubblicò un lavoro sulle rose del Veronese», spiega il referente scientifico dell’Orto Daniele Zanini. «È stata poi ricolonizzata una pozza “bevaia“ (d’alpeggio) con piante acquatiche e anfibi del Baldo, come le rane esculenta e ululone dal ventre giallo che si aggiungono a libellule e ad altri insetti che, oltre ad essere di interesse scientifico, attirano i bambini. Sempre qui sta completando il progetto di recupero dell’Aconitum anthora, pianta tossica in estinzione usata in passato in veterinaria, che stava per sparire».

Gran successo anche dell’Osservatorio astronomico gestito dal Cav sempre aperto su prenotazione (334.7313710 o digitando www.osservatoriomontebaldo.it).

Il segretario Raffaele Belligoli: «Quest’anno durante le 13 aperture pubbliche tra aprile e ottobre abbiamo registrato oltre 3mila presenze. Ci hanno visitato molti studenti di varie scuole e moltissimi appassionati.

Barbara Bertasi

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