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Ottocento persone si mobilitano per l’esercitazione

La presentazione dell’esercitazione  nella sala rossa della Provincia
La presentazione dell’esercitazione nella sala rossa della Provincia
La presentazione dell’esercitazione  nella sala rossa della Provincia
La presentazione dell’esercitazione nella sala rossa della Provincia

«Various Disaster Relief Management Exercise-Vardirex 2018», ossia «Esercitazione per portare sollievo a tre diverse calamità». È il nome dell’esercitazione di protezione civile che si terrà tra il 17 e il 21 contemporaneamente in tre regioni d’Italia: Piemonte, Abruzzo e Veneto con fulcro dell'intervento sul Monte Baldo. Precisamente a Caprino, dove saranno allestiti un enorme campo base e l'ospedale «leggero» (struttura allestita quando quelle sanitarie sono compromesse), e a Ferrara di Monte Baldo che sarà trasformata nella centrale operativa dell'intera esercitazione: dirigerà infatti anche le operazioni a Coppito, L'Aquila, e a Fossano, Cuneo. Saranno impegnate almeno 800 persone, espressione delle professionalità dell’Esercito italiano e dell’Associazione nazionale alpini (Ana), in coordinamento con le strutture locali preposte, amministrazioni, Provincia, Regione e Prefettura col supporto del Dipartimento della Protezione civile nazionale. Saranno loro a gestire l’evento simulato in risposta alle tre diverse situazioni di emergenza determinate da tre calamità: terremoto e frane sul Baldo - zona a rischio sismico classe 2 dopo l'Abruzzo che è 1 -, alluvioni con inondazioni in Piemonte, sisma in Abruzzo. L’esercitazione, che si terrà sabato 20 con primi preparativi il 18, è stata presentata ieri in Provincia. Accolti dal presidente Antonio Pastorello, che ha evidenziato come «la nostra forza siano la prevenzione e la capacità di fare squadra», sono intervenuti Roberto Giarola direttore dell'Ufficio volontariato e risorse del Dipartimento della Protezione civile, il generale di Corpo d'armata Claudio Berto comandante delle truppe alpine dell’esercito, Sebastiano Favero presidente dell'Associazione nazionale alpini. In sala Armando Lorenzini dell’Unità operativa di Protezione civile della Provincia, il sindaco di Caprino Paola Arduini, l'assessore di Ferrara Enrico Lorenzi, i primi cittadini di Dolcé Massimiliano Adamoli e di Rivoli Armando Luchesa. «L'Ana, con i suoi 480mila soci, conta su quasi 16mila volontari di protezione civile», ha detto Giarola. «È un potenziale elevatissimo per le emergenze». Ha proseguito il generale Berto: «L'esercitazione, la cui particolarità è la gestione di diversi eventi in simultanea vede l’integrazione tra la rete di Protezione civile locale, il personale della Difesa, con maggior numero delle truppe alpine dell'Esercito Italiano e di militari dell’Aeronautica. Sul Baldo», ha detto, «sarà operativo personale del IV Reggimento Alpino paracadutisti di stanza a Montorio impegnato in salvataggi in Adige, e, per l'Aeronautica militare, interverrà personale della 46a Brigata aerea». Graviteranno soprattutto tra Ferrara e Caprino. «Qui, in zona impianti sportivi, sarà allestito un campo di accoglienza per 250 sfollati con ospedale, 150 sanitari Ana e 150 volontari di protezione civile Ana», ha detto Sergio Rizzini, direttore del Gruppo intervento medico chirurgico ospedale da campo. «A Ferrara ci saranno un posto medico avanzato per popolazione e dispersi e una cellula idrica di potabilizzazione». I due paesi sono stati scelti in Italia per tre motivi: «La disponibilità delle amministrazioni, l’ampiezza delle aree offerte», ha concluso il generale Berto, «e lo scenario adeguato a un’esercitazione sul rischio sismico». •

Barbara Bertasi

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