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Oltre mezzo metro alla Colma
Pure il Baldo coperto di bianco

Il Baldo innevato visto dalla città. In primo piano Castelvecchio
Il Baldo innevato visto dalla città. In primo piano Castelvecchio
Il Baldo innevato visto dalla città. In primo piano Castelvecchio
Il Baldo innevato visto dalla città. In primo piano Castelvecchio

Attesa per tutto l’inverno, la neve è finalmente tornata anche sul Monte Baldo, in quantità sufficienti per far riaprire, da venerdì, anche le piste da sci nel comprensorio sopra Malcesine. Le precipitazioni nevose di lunedì e soprattutto di martedì hanno creato un manto nevoso che ha ricoperto le cime del monte che sovrasta il lago di Garda. Dopo interi mesi di siccità e temperature quasi primaverili che avevano fatto scattare l’allarme tra gli addetti ai lavori, finalmente i fiocchi hanno imbiancato la vetta del Baldo.

Nella zona di Novezza, come in altri punti nella parte più meridionale del monte, si sono misurati mediamente tra i 30 e i 40 centimetri di neve. In altre aree più a nord, invece, si è superato abbondantemente il mezzo metro, come alla Colma, nel territorio di Malcesine, dove si sono raggiunti i 60 centimetri. Un’autentica boccata d’ossigeno per il comprensorio, che per tutto l’inverno era rimasto completamente all’asciutto, sebbene forse non ancora sufficiente per recuperare la cronica mancanza d’acqua che aveva fatto preoccupare non poco gli addetti ai lavori.

La buona presenza di neve inoltre ha spinto i vertici della funivia di Malcesine ad aprire da domani tre delle quattro piste da sci presenti nel comprensorio del Baldo: la baby Paperino, la Pozza della Stella e la Colma, tutte servite da ski-lift.

Potrebbe essere riaperta sabato anche la pista nera di Prà Alpesina, ma si sta ancora valutando se ci sono tutte le condizioni per farlo.

Nel frattempo la funivia per sabato 27 febbraio ha organizzato una ciaspolata (o camminata in caso di assenza di neve) con percorso enogastronomico con partenza e arrivo dalla stazione a monte a Tratto Spino.

Gli esperti intanto stanno effettuando i primi rilevamenti e monitoraggi della situazione del territorio innevato, specie per capire i rischi che possono correre chi decida di effettuare escursioni in montagna e soprattutto di chi intenda avventurarsi nei fuoripista. «Abbiamo registrato un grado di pericolo 3 su 4 come parametro massimo. Quindi siamo ad un livello elevato», afferma Roberto Morandi, capo della stazione del Corpo nazionale di Soccorso Alpino del Cai. «Siamo in presenza di neve fresca, bagnata e quindi piuttosto pesante. Il vento poi ha contribuito alla formazione di pericolose placche di ghiaccio. Sulle piste da sci comunque si può andare in piena sicurezza», precisa Morandi, «mentre sconsigliamo di sciare su tragitti fuori pista, specialmente nella parte settentrionale del Baldo, quella con i pendii più ripidi. Il manto nevoso è ancora in assestamento. Bisogna fare sempre molta attenzione e valutare bene i pericoli e i rischi e non farsi prendere dalla foga di lanciarsi nella prima sciata della stagione», avverte l’esperto del Cai che ricorda ancora una volta le regole base per gite ed escursioni in piena sicurezza: partire presto alla mattina, con attrezzatura adeguata (vestiti e calzature adatte e muniti di torcia), segnalando con esattezza a familiari o amici rintracciabili dove si decide di andare in modo da poter effettuare con maggior efficacia eventuali soccorsi.

Emanuele Zanini

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