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«Odori e fumi ci preoccupano»
E l’azienda: «Nessun pericolo»

L’impianto di Italpollina di Rivoli, al centro delle polemiche per gli odori che emette
L’impianto di Italpollina di Rivoli, al centro delle polemiche per gli odori che emette
L’impianto di Italpollina di Rivoli, al centro delle polemiche per gli odori che emette
L’impianto di Italpollina di Rivoli, al centro delle polemiche per gli odori che emette

Sulle emissioni odorose dell’azienda Italpollina Spa di Rivoli Veronese fa la voce grossa anche il Movimento 5 Stelle attraverso il deputato Mattia Fantinati e il consigliere comunale di minoranza di Caprino Davide Micheletti. I due esponenti locali intervengono a distanza di pochi giorni dal servizio dell’Arena sulla questione, in cui si riferiva anche delle azioni a cui stanno lavorando insieme i sindaci di Rivoli, Costermano, Caprino e Affi per arrivare a una celere risoluzione del problema, che come riferito dal sindaco di Costermano Stefano Passarini coinvolge anche i territori di Garda e Bardolino.

«Da quando Italpollina ha cambiato il sistema di filtraggio dei vapori, il problema degli odori sgradevoli si è fatto più marcato e anche il colore dei fumi è cambiato», osserva Micheletti. «Quando l’impianto è in funzione», prosegue, «nella zona ristagna un fumo grigio-giallognolo e maleodorante che si sente e si vede a chilometri di distanza. Ci chiediamo cosa stiamo respirando e nonostante le rassicurazioni dell’ azienda siamo preoccupati. Mi auguro che la situazione venga monitorata in maniera costante e trasparente, informando la cittadinanza una volta avuti i risultati».

Fantinati rincara la dose: «Si sottovaluta la questione ambientale per l’ennesima volta, favorendo la lavorazione industriale e trascurando la salute dei cittadini», attacca, parlando di «situazione grave che rischia di compromettere la stagione turistica sulla sponda veronese del lago di Garda» e promettendo di intervenire in prima persona. Affermazioni che provocano la reazione non solo dell’azienda, attiva dagli anni Settanta nella produzione di fertilizzanti ricavati dalla lavorazione della pollina (lo sterco dei polli), ma anche dei sindaci. «La compromissione della stagione dipende dai tempi di messa a punto del nuovo impianto di depurazione dell’azienda», puntualizza il primo cittadino di Rivoli Armando Luchesa, «ma non è vero che si sta sottovalutando la questione ambientale, sono note le nostre battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e del benessere dei cittadini».

Sulla stessa lunghezza d’onda Passarini: «Non vogliamo demonizzare nessuno», premette, «ma il problema esiste e oggi si sa che è legato agli odori, quindi è giusto che Italpollina risponda ai cittadini dicendo entro quale data lo risolverà. Oltre a questo, è compito dei sindaci rassicurare la popolazione sulla qualità dell’aria, aspetto che abbiamo già dichiarato di voler approfondire con ulteriori analisi che affideremo a laboratori specializzati».

In un comunicato stampa la presidente e amministratrice delegata di Italpollina Spa ribadisce che nel processo produttivo dell’azienda non vi sono rischi per la salute. «Le emissioni non contengono componenti cancerogeni, mutageni (in grado di provocare mutazioni genetiche, ndr) o teratogeni (che possono alterare lo sviluppo del feto in gravidanza)», scrive Rosanna Campagnari, «i flussi in uscita sono principalmente costituiti da composti simili ed equiparabili a quelli presenti in una stalla, possibilmente odorigeni ma non per questo tossici o nocivi per la salute umana».

La presidente ricorda che nel corso di oltre quarant’anni di produzione «non sono mai emerse criticità» e che il nuovo impianto di depurazione è stato pensato «con l’obiettivo di aumentare ulteriormente gli standard» investendo, ad oggi, 3,5 milioni di euro. Quanto ai tempi, l’impianto «sta entrando a regime in questi giorni, dopo una fase di taratura graduale e di regolazione». «Nei prossimi mesi», conclude Campagnari, «sarà messo a punto un ulteriore sistema di monitoraggio interno volto a migliorare i parametri odorigeni in emissione. Di quanto svolto saranno aggiornati di continuo gli enti di controllo e tutte le autorità competenti».

Katia Ferraro

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