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Nuovo ponte sull’Adige L’accordo getta le basi

Il ponte sull’Adige costruito nel 1943: sarà sostituito da una nuova struttura
Il ponte sull’Adige costruito nel 1943: sarà sostituito da una nuova struttura
Il ponte sull’Adige costruito nel 1943: sarà sostituito da una nuova struttura
Il ponte sull’Adige costruito nel 1943: sarà sostituito da una nuova struttura

Un passo avanti, decisivo, sul lungo percorso che porterà alla costruzione del nuovo Ponte sull’Adige tra Rivalta di Brentino Belluno e Peri di Dolcé, che sostituirà l’infrastruttura costruita nel 1943 dalla Sima, Società idroelettrica Medio Adige, con sede allora a Milano, opera che ha fatto il suo tempo, in evidente stato di degrado, inadatta alle esigenze del traffico attuale. È stata approvata il 9 marzo dal consiglio comunale di Brentino Belluno e il 16 marzo da quello di Dolcé la delibera «Fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine. Approvazione schema di convenzione tra il comune di Dolcé e il comune di Brentino Belluno per l’attuazione del Progetto strategico denominato «Potenziamento dell’offerta turistica - infrastrutturale della macro area veronese per la valorizzazione, lo sviluppo economico e sociale, la perequazione e la solidarietà fra i Comuni Confinanti: stralcio Ponte Val d’Adige». LE PAROLE CHIAVE. Sono queste ultime le tre «parole chiave» per i due Comuni e il territorio: «Finalmente», esordisce il sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurana, «potremo progettare la costruzione del nuovo ponte che sostituirà in toto l’attuale, ormai obsoleto, che mette in comunicazione la strada provinciale 11 -in destra idraulica- e la Statale 12 del Brennero - in sinistra idraulica». Quindi ricorda: «Il costo complessivo sarà di 8 milioni e 500mila euro, dei quali 7 milioni e 550 mila euro stanziati nel 2016 dal Comitato paritetico del Fondo dei comuni confinanti (Fcc) per la gestione dei fondi delle province di Trento e di Bolzano destinati ai Comuni di confine delle Regioni Veneto e Lombardia e 950mila dalla Regione Veneto». La convenzione sottoscritta tra i due comuni «individua il comune di Dolcé quale soggetto capofila attuatore del progetto e pertanto beneficiario dei contributi economici necessari alla realizzazione del progetto strategico che concorderà con la nostra amministrazione. Il documento», precisa il sindaco, «si è potuto siglare ora a seguito della sottoscrizione, l’11 dicembre scorso, della convenzione sottoscritta tra i presidenti del Fcc e della regione Veneto, dando inizio alla programmazione strategica delle province di Verona e Vicenza che possono ora mettere in campo le progettualità d’area vasta, definite nell’ambito della concertazione territoriale». RAPPORTI TRA ENTI. Il documento si compone di vari articoli: «È in particolare volto a definire i rapporti tra i nostri due enti locali in termini, ad esempio, di responsabilità, impegni reciproci, rapporti finanziari e forme di consultazione. Il comune capofila, come primo passo, in base a tale convenzione, s’impegna, d’accordo col nostro, ad appaltare progettazione ed opere». Come si legge nel documentò lo si delega all’ «affidamento delle procedure per l’individuazione dell’operatore incaricato della progettazione dell’intervento. I relativi livelli di progettazione dell’opera saranno approvati dalle giunte dei singoli comuni per la parte di propria competenza... Il comune di Dolcé provvederà a tutte le funzioni previste dalla normativa in capo alla stazione appaltante, provvedendo pertanto all’appalto dei lavori tramite Centrale unica di committenza (Cuc), forniture e servizi necessari, alla stipula del contratto di appalto, alla realizzazione dell’opera, direzione e collaudo della stessa». COME VERRÀ. Fa sapere Mazzurana: «Speriamo che l’opera sia pronta entro 4 anni». È vero che la progettazione dovrà seguire il suo iter ma le amministrazioni hanno già un’idea chiara del ponte che verrà: «Dovrà essere sospeso, a due corsie più una ciclopedonale, molto più ampio dell’attuale. Altro fattore fondamentale, per creare il minore disagio possibile alla popolazione, essendo impensabile chiudere il ponte per anni, sarà valutare come costruire quello nuovo tenendo aperto il vecchio fino a poco prima della apertura». Aggiunge il sindaco di Dolcé Massimiliano Adamoli, rappresentante dei comuni della provincia di Verona nell’ambito del Comitato paritetico: «Abbiamo approvato all’unanimità questa delibera con grande soddisfazione perché il ponte è atteso da moltissimi anni. Siamo contenti: iniziato il percorso che, nel giro di qualche anno, porterà a una infrastruttura nodale». E Mazzurana: «Ringrazio tutti coloro che ci hanno dato una mano in questi anni: la Regione Veneto con l’assessore Elisa De Berti che già all’indomani del sua nomina è venuta qui in sopralluogo, e poi la Provincia, l’ente interessato in quanto proprietario della strada provinciale 11». •

Barbara Bertasi

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