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Nuova Ulss Gardesana?
«Fuori tempo massimo»

L’ospedale Orlandi: trova seguito tra i sindaci l’idea di Boscaini di potenziare i servizi per i turisti Ivan De Beni
L’ospedale Orlandi: trova seguito tra i sindaci l’idea di Boscaini di potenziare i servizi per i turisti Ivan De Beni
L’ospedale Orlandi: trova seguito tra i sindaci l’idea di Boscaini di potenziare i servizi per i turisti Ivan De Beni
L’ospedale Orlandi: trova seguito tra i sindaci l’idea di Boscaini di potenziare i servizi per i turisti Ivan De Beni

L’Ulss Gardesana proposta del consigliere regionale Andrea Bassi, che nei giorni scorsi ha scritto a 25 sindaci del comprensorio per chiedere di «contrastare la riduzione a una sola delle aziende sanitarie scaligere», solleva reazioni e polemiche. L’altro ieri è stata anche oggetto di interventi da parte dei primi cittadini dell’Ulss 22, riuniti in Conferenza a Bussolengo, anche se la questione non era all’ordine del giorno. Intanto fioccano le prese di posizione dei politici.

I sindaci sono scettici, la proposta dell’azienda sanitaria del Lago, in analogia con l’Ulss di San Donà separata da Venezia, per rispondere alle esigenze della popolazione locale e dei numerosi turisti che da marzo ad ottobre frequentano la sponda veronese del Benaco, arriva fuori tempo massimo.

«L’idea di Bassi è ottima», commenta la sindaca di Bussolengo, Paola Boscaini, «ma doveva essere formulata prima dell’entrata in vigore dell’attuale programmazione regionale e delle schede ospedaliere. E comunque prima che il presidente della Regione, Luca Zaia, presentasse il progetto di legge n.23 sull’Azienda Zero, che prevede l’Ulss unica per Verona».

Ora, secondo Boscaini, Venezia che ha già investito 40 milioni su Villafranca, non farà marcia indietro per l’Ulss Gardesana, che vedrebbe l’Orlandi diventare presidio sanitario pubblico per i Comuni del lago e dell’entroterra. Meglio per Bussolengo puntare sul modello di ospedale turistico, riferimento per il tradizionale bacino d’utenza e per i villeggianti, mantenendo i reparti indicati dalle schede ospedaliere, il pronto soccorso, specialità come nefrologia e pneumologia per turisti dializzati o asmatici, oltre ad alcune eccellenze nella piccola chirurgia. D’accordo anche l’amministrazione di Bardolino. «Il nostro punto di vista è stato illustrato in Conferenza dall’assessore ai servizi sociali, Elena Avanzini. L’idea dell’Ulss del lago ci sta, ma la Regione resterà sulle sue posizioni», commenta il sindaco Ivan De Beni. «I giochi sono già fatti. Il nostro territorio è abbandonato a se stesso dal punto di vista della programmazione sanitaria. Siamo ai confini con la Lombardia ed il Trentino, lontani da Venezia», commenta.

Interessante, invece, anche secondo De Beni, l’idea dell’ospedale turistico, da sviluppare con l’aiuto dell’assessore alla sanità Luca Coletto. «Boscaini lo ha già informato della proposta sulla quale stiamo ragionando», prosegue.

Massimiliano Adamoli, primo cittadino di Dolcè, fa rilievi sul metodo scelto per raccogliere consensi sull’Ulss del lago. «Dovevano portarla in Conferenza dei sindaci, non presentarla in veste di mozione nei Comuni. Io inserirò il documento nell’ordine del giorno del Consiglio di giovedì, ma non servirà a nulla».

Intanto arrivano le reazioni politiche. Secondo il segretario della Lega Nord di Verona, Paolo Paternoster, l’Ulss Gardesana inciderebbe sull’aumento della spesa sanitaria veneta. «L'Azienda unica provinciale voluta da Zaia, invece, porterà a migliorare e uniformare i servizi ed i rispettivi costi in tutta la regione». Bocciano Paternoster le consigliere regionali Giovanna Negro (Veneto del Fare) e Orietta Salemi (Pd), all’opposizione a palazzo Ferro Fini. «Il segretario della Lega Nord veronese ci spieghi perché il pdl di Zaia prevede a Venezia e Vicenza due aziende sanitarie a testa, nonostante in entrambe gli abitanti siano inferiori rispetto al Veronese, destinato ad avere un’unica Ulss. Verona presenta caratteristiche simili al territorio vicentino ed è meta di milioni di turisti nell’area Baldo-Garda, al pari, ad esempio, del litorale jesolano. Le scelte sembrano riconducibili solo alla sfera politica». Sull’Ulss del lago, prosegue Salemi, «non mi sento di entrare nel merito: la riflessione spetta alla Conferenza dei sindaci della 22. Io contesto il metodo e sposto l’asticella: qui si tratta di garantire servizi efficienti. E nell’Ulss 22, che comprende anche il Garda, non c’è efficienza perché resta inattuata la riorganizzazione degli ospedali di Villafranca, Bussolengo, Isola della Scala e Caprino».

Valeria Zanetti

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