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«Non diffamò
Andrea Torresani»
Codognola assolta

Anna Codognola pubblicò alcune frasi su Facebook, a proposito di investimenti economici operati dalla mafia, e aggiunse alcuni apprezzamenti pesanti nei confronti di un giornalista del Corrierino locale. Il giornale in questione era il Corriere della Riviera e il direttore, Andrea Torresani, la querelò.

Ne scaturì un processo aperto dapprima davanti al giudice Raffaele Ferraro ma poi assegnato alla collega Rita Caccamo che ieri pomeriggio ha assolto l’imputata, come aveva chiesto il pm d’udienza Giorgia Bonini, ritenendo che sul giornale in questione scrivevano diversi giornalisti e sul presupposto che dal post sul social network non era chiara la riferibilità al direttore Torresani.

All’epoca, nell’aprile 2012, la Codognola era capogruppo di «Nuova Garda» e tra lei e Torresani c’erano stati numerosi e pesanti scambi di opinione. In aula ha ammesso di aver scritto quella frase e che intimamente pensava al giornalista dal quale era stata pesantemente attaccata (lui è imputato per diffamazione nei confronti della Codognola davanti al giudice Paola Vacca, ndr) e che solo lui avrebbe capito.

Il giornalista, dopo aver ripercorso gli screzi con la Codognola, in aula ha spiegato che quella frase era chiaramente riferita a lui poiché era stata scritta all’interno di un gruppo chiuso e che inoltre sul Corrierino scriveva solo lui.

Una tesi che la difesa di Anna Codognola ha smentito: ha prodotto una serie di numeri del Corriere della Riviera a riprova che comunque sul periodico scrivevano sempre anche altri giornalisti. E che comunque quella frase poteva essere riferita anche al giornalista di un altro Corriere con il quale la politica aveva avuto contrasti. Assolta, anche perché quella frase fu la reazione ad attacchi personali.F.M.

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