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Nicotra sulle quote funivia
«Una polemica indecente»

Il sindaco Stefano Nicotra
Il sindaco Stefano Nicotra
Il sindaco Stefano Nicotra
Il sindaco Stefano Nicotra

Non si spengono le polemiche riguardo all’interesse da parte del Comune di Torri di acquisire quote della funivia di Malcesine, di proprietà di Provincia – con il 45 per cento –, Camera di Commercio – che ha il 25 per cento – e Comune di Malcesine con il 30 per cento.

Il consigliere comunale di minoranza di Torri Mirko Lorenzini aveva criticato le intenzioni del sindaco Stefano Nicotra, in quanto per entrare in Atf, Azienda trasporti funicolari di Malcesine, nonostante la sostenibilità economico finanziaria per l’operazione milionaria, si dovrebbe stravolgere il piano triennale delle opere pubbliche mettendo in ginocchio il paese sui programmi dei prossimi anni. Al riguardo arriva dura la replica di Nicotra, che definisce la posizione di Lorenzini come «una polemica indecente e infondata».

«Avremmo preferito avere da parte di Lorenzini un appoggio per le opere realizzate e programmate», commenta il primo cittadino che elenca gli interventi realizzati durante la sua amministrazione e quelli pianificati nei prossimi anni: dal palazzetto dello sport al cantiere del polo scolastico, dal primo stralcio del parcheggio del castello a quello di Albisano e di via dell’Oca Bianca, dalle nuove isole ecologiche al pontile galleggiante, dai varchi della Ztl al restauro della limonaia fino al progetto con ottanta posti barca con la riqualificazione della zona lido e la pista ciclopedonale verso Garda.

«Queste e altre opere sono coperte dal punto di vista finanziario, indipendentemente dall'ipotesi di acquisto delle quote della funivia», precisa Nicotra. Che aggiunge: «Siamo un Comune solido finanziariamente, che ci può consentire di impegnarci nell’ingresso nella funivia». 

Il primo cittadino conferma come la scelta «ci sia consentita da tutte le norme finanziarie e legislative».

«Inoltre», aggiunge, «sappiamo che i sindaci del comprensorio del Garda-Baldo ci invidiano questa ipotesi e che gli stessi consiglieri di Malcesine si stanno attivando con preoccupazione rispetto alla nostra opzione».

«Ci saremmo aspettati sostegno di Lorenzini, che è anche operatore turistico», conclude Nicotra, «invece rileviamo amaramente e con sorpresa, che quel giapponese trovato nella giungla dopo vent’anni che la guerra era finita, ha fatto dei proseliti a Torri. Infatti chiediamo a Lorenzini di deporre le armi polemiche, decidendo invece di operare con noi per il bene ed il futuro di Torri». EM.ZAN.

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