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A Castelnuovo

Nascose cadavere
di un conoscente
Patteggia due anni

Il luogo del ritrovamento
Il luogo del ritrovamento
Il luogo del ritrovamento
Il luogo del ritrovamento

Il corpo senza vita di Antonio Serino venne ritrovato in un fossato a Castelnuovo il 7 ottobre 2016. Era nascosto sotto un sacco nero e coperto con alcuni rami e sterpaglie. Una morte che non era stata causata da nessuno e avvenuta, come emerse in seguito, nel corso di una serata che Serino aveva trascorso con un conoscente.

Quella sera, colto da infarto, morì all’improvviso e la persona che era con lui, in preda al panico, fece quello che non avrebbe dovuto: spaventato, nascose il corpo in un luogo isolato e non frequentato dell’entroterra gardesano. Soppressione di cadavere l’accusa per la quale ieri, davanti al gip Giuliana Franciosi, un quarantenne lombardo ha patteggiato due anni di reclusione, la pena concordata tra il suo difensore, l’avvocato Guido Beghini, e il pm titolare dell’indagine, la dottoressa Elisabetta Labate. 

Fabiana Marcolini

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