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Multato per la pipì del suo cane
Nicotra: «157 euro sono pochi»

Celestino Marzari a spasso a Torri con i suoi due cani FOTOSERVIZIO AMATO
Celestino Marzari a spasso a Torri con i suoi due cani FOTOSERVIZIO AMATO
Celestino Marzari a spasso a Torri con i suoi due cani FOTOSERVIZIO AMATO
Celestino Marzari a spasso a Torri con i suoi due cani FOTOSERVIZIO AMATO

Sta facendo discutere in paese, e non solo, la notizia della multa da 157 euro comminata dai vigili di Torri a Celestino Marzari, torresano, reo di non aver pulito la pipì fatta da uno dei suoi due cani vicino a un cestino e di non aver così rispettato l’ordinanza che impone di far sparire oltre alla feci anche l'urina dei quattrozampe.

Molte le proteste, come quella dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente, secondo cui «con questo provvedimento si è arrivati al ridicolo», e moltissimi anche i commenti su facebook.

Sull'episodio il sindaco di Torri Stefano Nicotra non arretra di un millimetro. Anzi, rilancia. «Non è e non sarà l'unica contravvenzione», assicura. «Abbiamo già fatto altre multe e continueremo se sarà necessario. Il concetto è semplice: il paese deve rimanere pulito e certe regole vanno rispettate. I cani devono essere portati al guinzaglio, con la museruola e quando fanno i loro bisogni, questi vanno raccolti. Se fanno la pipì basta pulire con l'acqua di una bottiglietta. È una questione di igiene. Un centinaio di altri Comuni ci ha chiesto di copiare l'ordinanza per poterla a loro volta applicare».

«Il provvedimento», sostiene il primo cittadino, «è nato anche dalle richieste dei commercianti, che ogni giorno devono pulire i punti dove i cani urinano, dei cittadini, dei turisti e anche degli stessi proprietari di cani», aggiunge Nicotra. Che, replicando a chi sostiene che quasi 160 euro di multa sono troppi, risponde: «Se posso, aumento pure la sanzione. Per tentare di colpire gli incivili che lasciano fare i bisogni ai loro animali. I vigili urbani sono costretti agli straordinari. Ho inserito anche una squadra notturna per garantire maggiore sicurezza e punire chi si diverte a rovinare aiuole e a far imbrattare muri e pavimentazioni ai cani».

Il sindaco inoltre sostiene che sarà costretto ad aumentare la tassa sui rifiuti. «Anche per colpa di chi sporca le vie del paese con il proprio cane», dice. «Le spese per tenere pulito Torri aumentano. A maggio dovremo ridipingere 38 lampioni e fare un'approfondita pulizia a 110 cestini, tutti presi di mira dai cani».

A chi sostiene non ci siano spazi e che in questo modo è impossibile passeggiare in centro Nicotra suggerisce di «andare nelle tante vallette e campi fuori dal paese o in collina». In merito alla multa il sindaco conferma la versione del verbale dei vigili: «Marzari si è dileguato tra le vie del centro e i poliziotti, pur riconoscendolo, accertando la violazione «de visu» e con una foto, non hanno potuto fermarlo e contestargliela di persona». Il consigliere e capogruppo di opposizione Mirko Lorenzini non entra nel merito dell'ordinanza e della sanzione in sé, «che vanno rispettate per doveroso senso civico», dice. «Il problema è il modus operandi. I vigili stavano pedinando la persona multata, quasi con un'azione premeditata. Credo sia una modalità di agire sbagliata, che fa cadere il paese nel ridicolo. Passa un messaggio sbagliato», sostiene. «Così gli agenti di polizia non sono più educatori civici, ma strumenti di repressione. È preoccupante». E precisa: «Marzari ha sbagliato a non pulire, ma sarebbe bastato redarguirlo senza sanzionarlo. Invece è stato un vile atto persecutorio. Usare i vigili come controllo contro i cittadini è improprio, quasi un pericoloso abuso di potere».

Mirko Tomasetto, presidente dell’associazione ambientalista Jack Russell Terrier Italia, aggiunge»: «Sembra un accanimento persecutorio dell'amministrazione contro i proprietari di cani, persone che a Torri hanno vita dura. In paese non esistono aree cani, animali a cui è vietato l'accesso in tutte le aree verdi e parchi pubblici in barba ai regolamenti nazionali ed europei».

Emanuele Zanini

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