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COLPITO DALL'ORDINANZA

Multato per la pipì
del cane: «Ingiusto,
farò ricorso»

Celestino Merzari, il multato
Celestino Merzari, il multato
Celestino Merzari, il multato
Celestino Merzari, il multato

Celestino Marzari, 44 anni, il primo sanzionato dall'ordinanza «anti pipì», è arrabbiato e amareggiato. «Nel verbale vengono scritte cose non vere a partire dal fatto che sono scappato», sostiene Marzari, residente in centro a Torri, in corso Dante Alighieri, a due passi dal lungolago.

 

«Quella sera, risalente allo scorso febbraio, sono uscito di casa con i miei due beagle, Mia, 2 anni, e Mauy, 15. Lungo il tragitto ho incontrato e salutato i vigili in borghese che hanno ricambiato, poi ho proseguito il mio solito giro in centro con i cani. Davanti a una pizzeria, chiusa, mi sono fermato perché ero rimasto insospettito da una porta finestra rimasta aperta. Mi sono fermato per telefonare alla mia compagna che avvisasse dell'accaduto il proprietario del locale. A quel punto andando avanti mi sono accorto che gli agenti mi stavano seguendo», racconta.

«Era buio. Poi mi hanno scattato una foto con un flash. Mi sono girato con la torcia che avevo in mano per illuminarli e capire cosa stessero facendo. Poi ho proseguito. Ma ripeto non mi sono dileguato in nessun vicolo. Non sono fuggito. Quello che hanno scritto nella multa non è vero. Potevano raggiungermi tranquillamente», insiste Marzari. «Anche perché uno dei miei due cani che porto a passeggio è molto anziano. Zoppica. Come avrei potuto scappare? Anche perché abito a cento metri da dove si è verificato l'accaduto. Posso non aver pulito la pipì del mio cane. Bastava raggiungermi e avvisarmi. E se proprio sanzionarmi. Anche se trovo 157 una cifra assurda e credo che i vigili potrebbero fare qualcosa di più utile che seguire i cittadini di notte. Temo sia un accanimento nei miei confronti. Hanno voluto colpirmi forse per i miei commenti critici dello scorso anno sul Boreal Festival, o perché lavoro nell'hotel del consigliere di minoranza Mirko Lorenzini o perché la mia ragazza lavora nell'esercizio commerciale di Mirko Tomasetto».

Marzari ha annunciato che farà ricorso. «È il minimo che possa fare, per una vicenda assurda. Anche perché, tra l'altro, hanno sbagliato a scrivere la mia data di nascita». 

EM.ZAN.

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