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«Minori ad Albarè, soluzione giusta»

Lo sbarco dalla Sea Watch ormeggiata nel porto di Catania
Lo sbarco dalla Sea Watch ormeggiata nel porto di Catania
Lo sbarco dalla Sea Watch ormeggiata nel porto di Catania
Lo sbarco dalla Sea Watch ormeggiata nel porto di Catania

«Il fatto che questi ragazzi possano essere ospitati in una struttura idonea alla loro accoglienza mi porta a esprimere tutta la mia soddisfazione proprio il 31 gennaio, nel giorno in cui si celebra la memoria di San Giovanni Bosco»: sono le parole del vescovo monsignor Giuseppe Zenti, una volta appreso che alcuni minori, sbarcati dalla Sea Watch, potrebbero essere alloggiati alla Casa per minori Don Bosco Dab di Albarè di Costermano sul Garda. Il messaggio è indirizzato al responsabile della struttura, il salesiano don Paolo Bolognani. «Come il santo ha messo in pratica il suo carisma prendendosi cura di tanti ragazzi, offrendo loro l’opportunità di crescere e formarsi insieme lontano dai pericoli, così oggi lo stesso carisma viene attualizzato a vantaggio di questi nuovi poveri che, in quanto a pericoli, hanno visto la loro giovane vita già minacciata di morte», prosegue monsignor Zenti che conclude: «A questo unisco l’augurio e la preghiera perché da questa triste vicenda possa crescere, anche nella nostra diocesi, una cultura dell’accoglienza matura e responsabile. È un seme di speranza che san Giovanni Bosco ci offre perché non ci adagiamo, ma sappiamo guardare con spirito evangelico i cambiamenti epocali che interpellano la nostra fede e la nostra capacità di integrazione». Non si sa ancora se i 15 minorenni, i primi a scendere dalla Sea Watch ormeggiata al porto di Catania, arriveranno nel centro di accoglienza veronese. «Ci hanno chiesto dove fossero. Abbiamo mostrato una cartina e detto loro che erano a Catania, con i nostri mediatori», ha detto il presidente regionale della Croce Rossa Luigi Corsaro ai giornalisti durante lo sbarco dalla Sea Watch. «Le loro condizioni fisiche non destano particolare preoccupazione. Sicuramente il problema più importante è quello psicologico di persone che per giorni sono stati a bordo della nave in attesa di sbarcare». Le condizioni di salute dei minori, ha aggiunto la delegata per l’emergenza della Cri di Catania Mara Basile, «sono abbastanza buone. Non vi è stata necessità di ospedalizzazione, solamente tanta, tanta stanchezza. Sono abbastanza provati fisicamente. I ragazzi sono estremamente contenti di essere arrivati. Ci hanno ringraziato un’infinità di volte». •

Barbara Bertasi

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