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Manuela Bedeschi
e «Casaluce»: il neon
definisce lo spazio

Una delle opere di Manuela Bedeschi in mostra da oggi
Una delle opere di Manuela Bedeschi in mostra da oggi
Una delle opere di Manuela Bedeschi in mostra da oggi
Una delle opere di Manuela Bedeschi in mostra da oggi

Manuela Bedeschi, artista vicentina che vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo, chiude con «Casaluce» la stagione espositiva del Lazisee Art Open space, la galleria di piazza Partenio 7 a pochi passi dalla Dogana Veneta. Oggi alle 18,30 l’inaugurazione della mostra, installazioni artistiche e luminose, che spiccano nel buio che le circonda, acuendo la suggestione. «Casaluce» perché? «Casa» è un tema fondamentale nel lavoro di Bedeschi: «Oltre a costituire una protezione dal mondo esterno, rappresenta dal punto di vista psicologico il primo luogo privilegiato per la nostra individualità», sottolinea Marika Santoni, curatrice della mostra. «Il filosofo francese Gaston Bachelard definisce la casa come uno spazio che racchiude e comprime il tempo attraverso la memoria e l’immaginazione. Del resto in una intervista del 2015, in occasione della sua personale “Luce” alla galleria Pio Monti a Roma, l'artista dichiarava: “È principalmente il concetto della casa a ispirarmi, il luogo dove nascono le emozioni. È quello che cerco di raffigurare. Illumino i perimetri, gli angoli. La casa come metafora del luogo in assoluto». Casa e luce sono i due elementi chiave per una corretta lettura della creazione artistica di Manuela Bedeschi: «casa» come parola e «luce» come mezzo, strumento di lavoro, attraverso l'uso del neon. In ogni cultura della storia la luce è un simbolo positivo: rivela e svela: ciò che non è illuminato, non è dato di conoscere. Il neon viene inizialmente utilizzato dall'artista per creare dei punti luce destinati ad alleggerire i suoi allestimenti ma da metà degli anni Ottanta diventa protagonista permettendo così alla luce di diventare opera stessa. Un «segno di luce» che descrive parole, forme e infine definisce lo spazio. Allo spettatore non resta che arrendersi: il suo sguardo sarà catturato da opere luminose e colorate, rimanendo ipnotizzato dalla magia della luce. Diplomata in scultura e pittura all'Accademia di Belle arti di Verona, Manuela Bedeschi ha frequentato un corso di arte concettuale all'Accademia Estiva di Salisburgo tenuto da Roman Opalka e Gunter Uecker che ha cambiato l’indirizzo della sua ricerca artistica, facendole approfondire grafica sperimentale alla Scuola e al Centro cnternazionale di Grafica di Venezia. Presiede tra l’altro l’associazione culturale Villa Pisani Contemporary Art con la quale organizza mostre di arte contemporanea. La sua produzione artistica si è sviluppata sia nel campo della scultura che della pittura, prediligendo sempre più, nel tempo, le installazioni e gli interventi «site specific», sottolineando gli spazi con segni di luce. La mostra durerà fino al 9 ottobre, è a ingresso libero con orario galleria 15,30-19,30 al martedì e al mercoledì e 10,30-13 e 14-19,30 dal giovedì alla domenica (chiuso lunedì).

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