<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Mancini fa il tifo per Alex «Tutti uniti per aiutarlo»

Mancini fa il tifo per Alex
Mancini fa il tifo per Alex
Mancini fa il tifo per Alex
Mancini fa il tifo per Alex

Continua la gara di solidarietà per il piccolo Alessandro Maria Montresor, il bambino di un anno e mezzo in attesa di un midollo compatibile. Secondo il profilo Facebook dedicato alla ricerca sono già migliaia le persone che si sono fatte tipizzare o ne hanno fatto richiesta da quando è partito l’appello di papà Paolo, un bancario originario di Colà di Lazise, e mamma Cristiana, napoletana, residenti attualmente con il bimbo a Londra. Un appello, in cui la speranza va a braccetto con la commozione e la solidarietà, che è stato fatto proprio anche da personaggi famosi come il ct della Nazionale italiana di calcio Roberto Mancini. Sempre secondo il sito a mettersi in fila nelle piazze o a registrarsi via internet sono state 17.558 persone. Le iniziative, tutte registrate sul profilo, continuano anche questa settimana in tutta Italia, da Catania a Messina, da Cuneo a Milano. Sono diversi anche i personaggi celebri che, al pari di Mancini hanno deciso di lanciare appelli, dallo chef Ernesto Iaccarino all’attore Patrizio Rispo. «Ho letto la storia di Alex e vorrei condividere l’appello lanciato della famiglia del bambino», scrive il tecnico della Nazionale su Facebook. «Aiutiamo il piccolo Alessandro», aggiunge Mancini, «a tenere alta la speranza di correre, crescere e giocare». Intanto, Verona come il resto d’Italia si sta mobilitando per trovare un donatore di cellule emopoietiche che possa salvare il piccolo affetto da una malattia genetica rara, la Linfoistiocitosi Emofagocitica (Hlh). Gli è stata scoperta lo scorso settembre e gli effetti devastanti di questa patologia sono per il momento tenuti a bada con un farmaco sperimentale. Il quale, però, prima o poi perderà efficacia. Da qui la corsa contro il tempo che ha commosso anche Mancini accanto a tanta gente comune. Migliaia di veronesi ed italiani che prendono d’assalto i centralini della varie sezioni dell’Associazione donatori midollo osseo (Admo) sparse sul territorio nazionale. C’è tempo, infatti, cinque settimane per trovare un «fratello genetico» ad Alessandro. Un donatore che al momento, nei vari registri nazionali, non c’è ancora. Ma sono in corso gli esami, anche con tecnologie all’avanguardia, sui tamponi di moltissimi aspiranti donatori. Tutti in coda per eseguire il test e poter garantire un futuro ad Alex. Nel frattempo è stata attivata la collaborazione con un laboratorio statunitense in grado di accorciare i tempi per la tipizzazione dei campioni raccolti. •

STE.NI.

Suggerimenti