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Lions Club pronto
ad accogliere
gli orfani ucraini

Tempo di bilanci e programmi per il Lions Club Garda Benacus, con sede a Costermano, presieduto da Mario Quintarelli.

Nel 2016, organizzata l’accoglienza nella parrocchia di Cisano di venti ragazzi dell’Alpine Lions Cooperation, la vendita di libri «seminuovi» e per Natale delle stelle di Natale, raccogliendo fondi per i service, il club si sta preparando per le iniziative del 2017. Tra queste, l’accoglienza a Cavaion di 18 bambini orfani ucraini, condotta con l’associazione Cavaion nel mondo, molto sentita dal vicepresidente Fabrizio Banterla, di Cavaion, consigliere del Lions Club Garda Benacus.

«L’ospitalità prosegue da 10 anni», dice Quintarelli. «Forse quest’opera di volontariato ha contribuito favorevolmente alla restituzione delle 17 tele che erano state sottratte al Museo di Castelvecchio». Ma Banterla alla missione dà un valore esclusivamente umanitario. «Accoglierli è per noi un’esperienza che arricchisce. Si aiutano persone sconosciute, spesso cagionevoli di salute che vivono nell’orfanotrofio di Yablunovka, villaggio a 200 chilometri da Chernobyl con estati caldo-umide e inverni gelidi. Per loro venire è una boccata d’ossigeno e salute che doniamo con amore».

«Ad oggi», ricorda, «abbiamo portato avanti dieci ospitalità. In luglio verranno 18 bambini e due accompagnatori che accoglieremo nelle scuole elementari di Cavaion, trasformate in residenze per un mese. Montiamo letti e cucina, abbiamo una piscina gonfiabile, organizziamo giochi, lezioni anche di Italiano, visite. Li abbiamo portati al Parco Natura Viva di Bussolengo, sul Baldo con la Funivia Malcesine Monte Baldo, a Verona, sul lago, alle terme di Colà. Per 24 ore sono assistiti da volontari di Cavaion nel Mondo e Lions che provvedono pure a visite specialistiche». Alla vigilia del 2017 si pensa a loro: «Abbiamo già l’invito per visitare l’area Chelonia al Parco Natura Viva di Bussolengo che collabora col progetto Tartarughe e testuggini della Green Teen Team Foundation, di cui saremo ospiti. Ora stiamo organizzando la tradizionale visita di febbraio all’orfanotrofio per il rinnovo della documentazione necessaria a far arrivare un altro gruppo, supportando le spese di viaggio, iter sempre lungo e complicato». B.B.

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