Una lezione di lettura delle immagini. «Icone, non solo «hic et nunc». La cattedra è per Fulvio Merlak, ex presidente della Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf), ora direttore del Dipartimento manifestazioni e della collana «Monografie» dello stesso sodalizio.
L’appuntamento è oggi, alle 21, nella sala civica di Costermano in piazza del Donatore. Nato a Trieste nel 1948, Fulvio Merlak si occupa di fotografia dall’età di sedici anni. Presidente dal 1983 del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä, negli anni Ottanta e Novanta è stato prima delegato provinciale e poi regionale della Federazione italiana associazioni fotografiche. Dal 1991 è operatore culturale nell’ambito della comunicazione visiva. Ha coordinato la realizzazione di molti festival e rassegne, promuovendo seminari e corsi di lettura dell’immagine.
Consigliere prima e vicepresidente poi della Fiaf, dal 2002 al 2011 ha guidato la Federazione, di cui ora è presidente d’onore. Dal 2011 al 2014 ha diretto il Centro italiano della Fotografia d’Autore. Sarà, la sua, una «lezione» diretta al pubblico, non solo agli «addetti ai lavori». In un mondo in cui le immagini scattate ogni giorno con i mezzi più disparati (dal cellulare alla fotocamera che costa come un’automobile) si contano nell’ordine dei miliardi. «È necessario capire», commenta Merlak, «il linguaggio che più di tutti esprime la nostra epoca: l’immagine che racconta». Dietro ogni scatto esiste infatti una sintassi, non necessariamente complicata, che va però compresa e assimilata. Una fotografia è un’affermazione, un «discorso» richiede coerenza espressiva. Merlak riproporrà alcune «icone» dell’immagine moderna e contemporanea, rileggendole e scomponendole per spiegarne grammatica e sintassi.
Domani intanto un altro appuntamento con le mostre promosse dal Gruppo «Lo Scatto», con il supporto del Comune di Garda, alla galleria Fiaf in Palazzo Pincini Carlotti. Tocca questa volta a «Spettacolo Nostalgia», di Enrico Genovesi. Una particolare famiglia italiana, uno spettacolo viaggiante dal fascino d’altri tempi. Marito e moglie, di tradizioni circensi lui, di origini gitane lei, insieme ai loro cinque figli impegnati in una coinvolgente rappresentazione itinerante.
Genovesi, fotografo dal curriculum ricco di riconoscimenti, «legge» la tradizione circense con occhi diversi, senza retorica, con discrezione, cogliendo la dimensione familiare di un’avventura quotidiana fuori dagli schemi. La mostra sarà inaugurata domani alle 18.30 e sarà aperta nei fine settimana da domani al 21 maggio, il sabato e la domenica, dalle 11 alle 12,30 e dalle 17 alle 19.