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«Lago di Garda in love» colpisce al cuore

La grande scritta a Lazise immortalata in migliaia di selfie FOTOSERVIZIO PECORARomantici giochi di luce a Lazise dedicati agli innamorati
La grande scritta a Lazise immortalata in migliaia di selfie FOTOSERVIZIO PECORARomantici giochi di luce a Lazise dedicati agli innamorati
La grande scritta a Lazise immortalata in migliaia di selfie FOTOSERVIZIO PECORARomantici giochi di luce a Lazise dedicati agli innamorati
La grande scritta a Lazise immortalata in migliaia di selfie FOTOSERVIZIO PECORARomantici giochi di luce a Lazise dedicati agli innamorati

Viva l’amore sul lago di Garda. Soprattutto se serve a vivacizzare l’economia turistica gardesana in un periodo di bassa stagione, a promuovere l’apertura di strutture ricettive e attività commerciali, a stimolare le amministrazioni comunali a unirsi davvero nella promozione. L’edizione 2019 di «Lago di Garda in Love» ha superato le 100mila presenze in quattro giorni, dal 14 al 17 febbraio, nei sei comuni aderenti al secondo anno della manifestazione pensata per gli innamorati, ossia Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Garda e Torri del Benaco. Solo a Bardolino, dall’arco posizionato sul lungolago con tanto di cuori, loghi e sponsor della festa, sono passate verso Garda 20mila persone. Di queste, 12mila solo domenica hanno oltrepassato quella soglia simbolica in direzione nord. Sabato erano state 6.700. «Sono dati in difetto, poiché c’erano molti altri passaggi e direzioni che non abbiamo monitorato, a Bardolino come negli altri paesi», sottolinea Loris Danielli, ideatore e curatore di «Lago di Garda in Love» per le sei amministrazioni comunali che hanno scommesso sull’amore. Insieme al suo staff ha contato oltre 4mila messaggi del cuore lasciati da coppie provenienti da tutto il Nord Italia e oltre, come Macerata e Roma, sulle bacheche preparate per l’evento a Bardolino, Garda e Lazise. Una lunga distesa di cuori colmi di dediche, ringraziamenti e promesse di eterno amore. «Le postazioni quasi non li contenevano più, l’iniziativa ha avuto un ottimo riscontro», continua Danielli, «con Lazise che ha tenuto testa a Bardolino». È più che soddisfatto, di come è andata. Non solo per il bel tempo. «È anche una questione di proposte: se sono valide la gente arriva appositamente per seguirle e non tanto, o non solo, perché è una giornata assolata», spiega. Tutto aiuta, comunque. E, si sa, se splende il sole è meglio. NEL FINE SETTIMANA. Dopo un avvio lento giovedì e venerdì, con eventi comunque molto seguiti, sabato e domenica durante il giorno i sei paesi sono stati presi d’assalto dai visitatori in cerca di show culinari e musicali, angoli per le fotografie, gadget e tanto altro. Domenica, in particolare, quando le temperature sono salite ben oltre la media stagionale. Lo dicono i passaggi registrati in un punto solo a Bardolino, ma non solo. Lo dicono anche i flussi continui di gente lungo la «Passeggiata dell’amore» tra Bardolino e Garda - così è stato ribattezzato per quattro giorni il percorso ciclopedonale che collega i due paesi - la strada gardesana intasata in vari momenti, il grande parcheggio comunale di Torri che ha fatto il tutto esaurito per ben due volte nel solo giorno festivo, alcuni ristoranti che hanno esaurito i coperti a pranzo. «Al Lido Campanello di Castelnuovo, che ha aderito quest’anno per la prima volta insieme a Peschiera, c’è stata parecchia gente», afferma Danielli. «Sbandieratori e musicisti che si sono esibiti domenica sia a Castelnuovo sia a Lazise hanno faticato a trovare parcheggio tra l’uno e l’altro appuntamento». Inserisce tra i successi anche lo show cooking di domenica, a Garda, con lo chef Andrea Cesaro (che ha rappresentato il Veneto in televisione per «Cuochi d’Italia» con Alessandro Borghese) e il giornalista enogastronomico Angelo Peretti, show seguito da 150 persone in piedi. IL FUTURO. «Per quattro giorni abbiamo messo in mostra il nostro territorio, le sue bontà e le sue capacità», conclude Danielli. «Il pubblico ci ha premiato e abbiamo raccolto commenti positivi anche dagli addetti ai lavori. Significa che la direzione presa è quella giusta». Numeri alla mano sulle presenze e sul gradimento testato tra gli operatori, l’ideatore di «Lago di Garda in Love» non ha dubbi: «Ora la festa merita continuità e va inserita nella programmazione annuale degli eventi lacustri. L’anno prossimo il fine settimana di San Valentino sarà ancora più compatto, con il 14 febbraio che cadrà di venerdì. Per crescere e raggiungere la maturità, una manifestazione come questa ha bisogno di tre o quattro anni. Poi la gente l’aspetterà, prenotando il pernottamento con tre o quattro mesi almeno di anticipo». •

Camilla Madinelli

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