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La violenza sulle donne affrontata con le letture

Gianpaolo Trevisi leggerà alcuni brani del suo libro «L’amore che è ...l’amore che non è»
Gianpaolo Trevisi leggerà alcuni brani del suo libro «L’amore che è ...l’amore che non è»
Gianpaolo Trevisi leggerà alcuni brani del suo libro «L’amore che è ...l’amore che non è»
Gianpaolo Trevisi leggerà alcuni brani del suo libro «L’amore che è ...l’amore che non è»

Emanuele Zanini Uno spettacolo a metà strada fra l’orazione civile e il Teatro Canzone ideato per parlare della violenza di genere. È il tema portante de «L’amore che non è…l’amore che è» che intende affrontare una tematica di forte attualità, quella dell’amore giusto che contrasta l’amore sbagliato. L’appuntamento è stasera alle 20,45 all'auditorium San Giovanni di Torri. La serata sarà un inno alla vita contro la morte, che accosterà momenti di lettura con Gianpaolo Trevisi, direttore della scuola di polizia di Peschiera e autore del libro «L’amore che non è», che parla di violenza sulle donne, a momenti musicali con il gruppo Macramè, un duo acustico – tributo ufficiale a Roberto Vecchioni – formato da Michele Sartori alla voce e Flavio Rossetti alla chitarra, che canterà alcune delle canzoni più toccanti del cantautore milanese. Il progetto nasce dall’incontro fra Trevisi e i due musicisti per la comune necessità di voler mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere. Parole taglienti come il diamante feriscono lo spettatore durante la narrazione e hanno come contrappeso altrettanti racconti d’amore dedicati all’universo femminile, questa volta però espressi in musica e parole attraverso le canzoni di Vecchioni dedicate alla moglie, alla figlia e alla madre. Attraverso questo progetto Trevisi e i Macramè sono convinti che la sensibilizzazione e l’educazione su un argomento di così forte attualità possono e devono passare in maniera efficace anche da un palcoscenico. Gianpaolo Trevisi, ideatore dell’evento, ha girato scuole e comunità parlando del suo libro e raccontando la storia di donne che hanno conosciuto la paura, la violenza, a volte anche la morte. «Non volevo rendere la serata troppo malinconica. Direi dunque che la parte musicale ci voleva proprio», spiega Trevisi. «Ritengo che l’educazione delle nuove generazioni sia una dei modi possibili per arginare questi odiosi fenomeni». A fargli eco il sindaco di Torri Stefano Nicotra: «È un orgoglio per noi ospitare eventi come questi. La violenza sulle donne è un cancro del nostro tempo che va debellato». •

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