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La tassa di soggiorno frutta
oltre 5 milioni e mezzo di euro

Turisti in centro a Bardolino
Turisti in centro a Bardolino
Turisti in centro a Bardolino
Turisti in centro a Bardolino

Oltre 5 milioni e mezzo di euro: è l’importo dell’imposta di soggiorno registrato tra gennaio e agosto dagli otto Comuni che si affacciano sulla sponda veronese del Garda. Guardando i dati forniti dai municipi l’incremento medio è dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Gli introiti sono quasi ovunque in crescita, eccezione fatta per Brenzone e Malcesine, dove i rispettivi sindaci assicurano però che la somma è in linea con lo scorso anno e la flessione negativa è dovuta solo a ritardi nella comunicazione e nei versamenti da parte delle strutture ricettive.

Stilando una classifica in base alle cifre incamerate finora, le posizioni ricalcano quelle del 2016, anno in cui gli otto Comuni hanno incassato in totale 6 milioni 730mila euro così ripartiti: Lazise 1 milione 420mila euro, Bardolino 1 milione 416mila, Peschiera 1 milione 116mila, Garda 710mila, Malcesine 696mila, Castelnuovo 663mila, Brenzone 444mila e Torri 265mila.

Le posizioni sono rimescolate rispetto alle presenze turistiche, i cui numeri nel 2016 hanno visto sempre in testa Lazise con oltre 3 milioni di pernottamenti, seguito da Peschiera (2,3 milioni), Bardolino (2 milioni), Malcesine (1,1), Castelnuovo (959mila) e poi Garda, Brenzone e Torri. Il fatto che tante presenze non si traducano necessariamente in quote maggiori di imposta di soggiorno potrebbe essere un fattore «fisiologico», visto che l’imposta si applica con importi diversi a seconda della tipologia delle strutture ricettive e di conseguenza della tipologia di clientela. Il basso lago è ad esempio ricco di campeggi, grandi villaggi turistici dove si concentrano le famiglie con bimbi (esenti dall’imposta), a differenza del medio e alto lago dove sono più diffusi gli hotel.

Come viene usato questo «bottino»? Sindaci e assessori al bilancio elencano destinazioni in linea con quanto stabilito dalla legge: interventi nel settore turistico, di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali e ambientali e servizi pubblici. Spulciando i bilanci comunali la parte più cospicua la fanno le spese per la promozione turistica, l’organizzazione di manifestazioni ed eventi, la manutenzione del verde pubblico e dell’arredo urbano.

A Lazise viene utilizzata anche per la gestione dell’illuminazione pubblica, per il pagamento degli agenti di polizia locale stagionali, per opere pubbliche (come alcuni stralci di piste ciclopedonali, non ancora realizzati) e negli ultimi anni una parte è stata impiegata per la ristrutturazione della chiesetta di San Nicolò, avviata da qualche mese. Bardolino e Garda destinano una quota al servizio estivo di pronto soccorso: a Bardolino con il progetto spiagge sicure della Croce Rossa, a Garda con un’ambulanza della Croce Bianca. A Peschiera una parte è stata prevista quest’anno per la manutenzione dei beni storici.

«In programma ci sono il restauro della Palazzina Storica, la pulizia e il ripristino dei fossati difensivi della Polveriera Ronchi e di forte Papa, la pulizia e tinteggiatura di Porta Brescia», spiega l’assessora al bilancio Daniela Florio. A Malcesine c’è una commissione per la gestione dell’imposta. «Tra le proposte abbiamo l’istituzione del servizio di vigilanza notturna, che sicuramente attiveremo il prossimo anno», dice il sindaco Nicola Marchesini.

Introdotta con qualche reticenza da parte delle associazioni di categoria e pure di qualche sindaco, in questi anni l’imposta si è rivelata una risorsa fondamentale per supplire ai tagli dei trasferimenti statali ai Comuni. Da considerare che il «bottino» potrebbe essere ancora più alto se emergessero le molte situazioni ancora irregolari, come da tempo denuncia Federalberghi Garda Veneto. Quanto agli impieghi, presto una quota annuale potrebbe essere destinata al cofinanziamento del nuovo collettore fognario del Garda, come annunciato in una recente assemblea pubblica sul tema. «Non sappiamo se sarà il 20% dell’imposta o venti centesimi a presenza turistica», riferisce il presidente dell’Ats Garda Ambiente e sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti. «I Comuni sono disposti a fare la propria parte, ma prima di stabilire quanto metteremo aspettiamo l’impegno anche della Regione».

Katia Ferraro

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