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La sfida della «Carbonèra» anticipa quella per il municipio

La squadra vincitrice, di contrada Magugnano
La squadra vincitrice, di contrada Magugnano
La squadra vincitrice, di contrada Magugnano
La squadra vincitrice, di contrada Magugnano

Magugnano è «Regina della Carbonèra 2018». È stata la squadra capitanata dai due fratelli Giannanotonio e Luigi Sartori e da Danilo Donatini ad aggiudicarsi il più ironico e ambito trofeo culinario del comune di Brenzone. Ieri mattina, sotto il sole, la squadra del capoluogo ha messo in fila le altre sei concorrenti. Nell’ordine, alle spalle di Magugnano si sono piazzati Marniga e Castelletto. Una sfida nella sfida. viste pure le presenze politiche all’interno delle squadre. I fratelli Giannantonio e Luigi Sartori, infatti, che da sempre animano la squadra del capoluogo, hanno un trascorso di consigliere comunale il primo e di segretario della Lega Nord il secondo. Per la prima volta nella storia hanno ammesso nel loro team uno «straniero», ovvero un residente in un quartiere diverso da Magugnano: si tratta del capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Davide Benedetti, che vive a Marniga. E, nel fare la polenta carbonèra, ha la stessa familiarità dell’acqua con l’olio. La sfida era resa ancor più vigorosa dagli sfottò, visto che nel team di Marniga, seconda classificata, milita Aldo Veronesi, vicesindaco e quindi su sponda opposta in Consiglio rispetto a Benedetti. I due si punzecchiano sempre durante le sedute. C’è da dire che Veronesi era però orfano di Giancarlo Devoti, pure di Marniga e pure consigliere di maggioranza, ieri impegnato altrove. Infine, nel Castelletto ha militato per anni Paolo Formaggioni, attuale consigliere di maggioranza ma quest’anno solo simpatizzante del gruppo e speaker della manifestazione. Le prese in giro non sono mancate visto che la prossima primavera Brenzone andrà al voto e, con ogni probabilità, vedrà contrapposti di nuovo gli schieramenti che fanno capo al sindaco Tommaso Bertoncelli e a Davide Benedetti. «Ma il sindaco non era schierato con nessuno», ha precisato divertito Tommaso Bertoncelli, «e quindi la sfida non è valida. Non penso possa essere nemmeno un presagio di come andrà a finire in primavera». Pungente il commento di Paolo Formaggioni: «Magugnano ha fatto la Carbonèra elettorale, visto che Benedetti non era mai stato in campo prima. Ora coi suoi alleati storici, dopo la scalata a Regina della Carbonèra, tenterà anche quella al municipio». Tra i pentoloni delle sette contrade - Castelletto, Biaza, Magugnano, Marniga, Porto, Prada e le Carbonera’s Sister - si aggirava anche don Gabriele Avesani, parroco di Castelletto. Tutti lo vorrebbero in squadra, da anni, vista la sua propensione all’ironia. Nessuno però finora è riuscito a fargli indossare, sopra l’abito talare, il grembiule. Le simpatie, non celate, di don Gabriele erano tutte rivolte alle Carbonera’s Sister, il gruppo di cinque signore tutte dipendenti delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Con tre quintali e mezzo di polenta serviti in 2.100 piatti, utilizzando 50 chili di farina, 170 di acqua, 25 di olio extravergine del Garda e 105 chili di formaggi di malga del Baldo, è stata archiviata la dodicesima edizione della sfida. «Siamo felicissimi», ha commentato la presidente della Pro loco, Lorena Pinamonte, organizzatrice dell’evento con il Comune e il gruppo culturale di Castelletto, «perché, per la seconda volta in 12 edizioni, le contrade che si sono sfidate erano sette. E anche il gradimento è stato da record». •

Gerardo Musuraca

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