<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
BRENTINO BELLUNO

L’orso vegetariano
ha scoperto
la sua «piscina»

Il plantigrado è sceso nel bacino di raccolta idrica ma ha dovuto faticare per uscirneL’invaso di raccolta per l’irrigazione che l’orso ha scelto come «piscina» privataImpronta del plantigrado rimasta sul terrenoi umido
Il plantigrado è sceso nel bacino di raccolta idrica ma ha dovuto faticare per uscirneL’invaso di raccolta per l’irrigazione che l’orso ha scelto come «piscina» privataImpronta del plantigrado rimasta sul terrenoi umido
Il plantigrado è sceso nel bacino di raccolta idrica ma ha dovuto faticare per uscirneL’invaso di raccolta per l’irrigazione che l’orso ha scelto come «piscina» privataImpronta del plantigrado rimasta sul terrenoi umido
Il plantigrado è sceso nel bacino di raccolta idrica ma ha dovuto faticare per uscirneL’invaso di raccolta per l’irrigazione che l’orso ha scelto come «piscina» privataImpronta del plantigrado rimasta sul terrenoi umido

Un orso «vegetariano» ma irruente e decisamente pasticcione. Un plantigrado è riapparso sul Baldo, a Ferrara di Monte Baldo, e in Valdadige in Pian di Festa dove ha rovinato il rivestimento del bacino di raccolta d’acqua destinato a irrigazione agricola, realizzato e gestito dall’Unione Montana del Baldo-Garda. Il tecnico Moreno Dal Borgo assicura «che saranno individuate, nella programmazione futura del 2017, le risorse necessarie a ripararlo. Possibilmente prima dell’estate». L’animale ha inoltre «visitato» l’Azienda Agricola Girasole, di cui è titolare Sabina Stella, moglie di Luca Aldrighetti, 39enni, residenti a Rivalta, che sospettano la presenza di due esemplari e non di uno solo.

Esordisce il vicesindaco di Brentino Belluno Massimo Zanga: «Sabato mattina il vicepresidente del Comprensorio Alpino di Caccia di Brentino Belluno, Nicola Albrigo, mi ha avvisato della presenza dell’orso in Pian di Festa, dove pare sia andato a “fare il bagno“ nell’invaso irriguo che serve la zona. Finora tiene, ma speriamo sia riparato al più presto poiché, nella stagione estiva, garantisce il fabbisogno delle coltivazioni di quest’area». «Probabilmente», racconta Zanga, «l’animale, nella notte, ha scavalcato la rete, lasciandovi tracce di pelo, ed è entrato nell’invaso. Poi, considerata la forte pendenza delle pareti e la copertura con materiale plastico impermeabile, deve aver faticato molto a uscire e, forse annaspando, l’ha strappata in più punti con le unghie. Ieri», prosegue Zanga, «abbiamo avvisato l’Unione Montana del Baldo-Garda che ci ha assicurato provvederà alla riparazione». Sull’orso commenta: «Personalmente tale presenza non mi spiace e credo che l’orso non sia un animale troppo invasivo. Questo però», sorride, «deve aver preso Pian di Festa come “centro benessere“ privato, visto che viene a fare il bagno e a mangiare frutta e verdura».

Prosegue Aldrighetti: «Già l’anno scorso notai che un orso era stato in Pian di Festa, entrò nel frutteto mangiando delle mele. Quest’anno abbiamo visto che, oltre alla frutta, ama anche la verdura: ha inghiottito un’intera verza cappuccio e ci ha liberato di alcune verdure estive, zucchine e melanzane, che non avremmo raccolto. Sono sicuro che sia stato un orso, poiché ha lasciato tracce sul terreno». «Adoro la natura», dice, «sapere che questo animale è stato qui mi ha fatto molto piacere. Sono convinto che non sia pericoloso, anche se bisogna essere guardinghi. Desidererei molto poterlo vedere e quindi spero che torni. Per la nostra montagna è una ricchezza. In ogni caso», azzarda, «ritengo che gli esemplari presenti siano due. Le impronte che ho fotografato da noi mi sembrano di dimensioni diverse da quelle trovate al bacino irriguo dove ho visto il telo tagliato dalle unghie. L’orso deve essere entrato per farci il bagno e deve essersi “dannato“ per uscire. Doveva essere disperato: ha lasciato segni ovunque. Mi spiace abbia rovinato il telo ma non si comanda alla natura. Lui doveva aveva bisogno di acqua».

Racconta Nicola Albrigo, 47enne, di Rivalta: «Il 16 ottobre, alle 6,20 sulla Strada Graziani, appena oltrepassata zona Cacciatore vicino a un capitello con una croce, io, mio padre e un amico abbiamo avuto il piacevole incontro. Eravamo in auto e abbiamo incontrato l’orso: un bell’animale che sarà pesato circa un quintale. Era davanti all’auto: lo abbiamo accompagnato per un centinaio di metri poi è sceso verso la scarpata. Ho cercato di fargli una foto ma alle 6,20 c’è buio e non è venuta bene. Bellissimo vederlo. Con la sua mole e la sua andatura buffa non ci ha fatto paura. La sera precedente avevo invece notato i danni al bacino irriguo a Pian di Festa. Non sono certo però si tratti degli stessi esemplari».

Il Corpo di Polizia Provinciale, guidato dal comandanate Anna Maggio, farà presto un sopralluogo.

Barbara Bertasi

Suggerimenti