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«L’investimento in sicurezza è fonte di reddito»

Il colonnello Ettore Bramato e gli altri relatori durante il suo intervento alla Dogana alcuni giorni fa
Il colonnello Ettore Bramato e gli altri relatori durante il suo intervento alla Dogana alcuni giorni fa
Il colonnello Ettore Bramato e gli altri relatori durante il suo intervento alla Dogana alcuni giorni fa
Il colonnello Ettore Bramato e gli altri relatori durante il suo intervento alla Dogana alcuni giorni fa

L’aumento dei turisti ha origine anche dall’assenza di rischi. «Oggi la sicurezza è fonte di reddito: in Italia aumentano i turisti perché non vanno nei Paesi a rischio attentati, ma scelgono luoghi ritenuti più sicuri. Gli enti locali devono capire che in questo momento investire in sicurezza significa anche ritorno economico». È l’analisi-provocazione lanciata dal colonnello Ettore Bramato, comandante provinciale dei carabinieri di Verona, in apertura del convegno formativo rivolto agli agenti di polizia locale della provincia che si è tenuto pochi giorni fa in Dogana veneta a Lazise. TRA I PRESENTI i comandanti della polizia locale di Lazise Massimiliano Gianfriddo, moderatore del corso, di Verona Luigi Altamura e della stazione carabinieri di Lazise Gian Luca Battaglia. Tema del convegno le nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica stilate dal ministero dell’Interno con il decreto legge 14/2017, che attribuisce nuovi poteri in capo ai Comuni e alle polizie locali, e le successive circolari: tra tutte quella emanata a giugno dal capo della Polizia Franco Gabrielli, incentrata sui piani di sicurezza da attuare in occasione di manifestazioni e grandi eventi pubblici. Illustrando i contenuti della circolare Bramato si è soffermato sulla necessità di svolgere sopralluoghi nei posti di svolgimento degli eventi alla ricerca di «ulteriori vulnerabilità» dopo aver stabilito il massimo affollamento consentito i percorsi di ingresso e deflusso e i piani di evacuazione. «DURANTE GLI EVENTI di maggiore affluenza abbiamo consigliato a Verona e ai Comuni del lago di mettere dei sistemi per evitare che i mezzi possano entrare sui lungolaghi o in piazza Bra», ha esemplificato il colonnello richiamando le decisioni prese quest’ estate con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e spiegando meglio la funzione delle barriere di cemento o delle fioriere poste a delimitazione degli spazi di aggregazione: «La soluzione concordata è utilizzare i new jersey, ma il principio è mettere un ostacolo che anche a livello psicologico faccia desistere il potenziale terrorista dall’attentato». Il comandante provinciale dell’Arma si è poi soffermato su uno degli aspetti centrali stabiliti dal decreto legge 14/2017: la «sicurezza integrata», ovvero la necessaria collaborazione tra polizia locale e forze di polizia attraverso lo scambio di informazioni e l’interconnessione delle sale operative. «Nei Comuni», ha ammonito, «questo si concretizza nel buon rapporto di amicizia tra il comandante della polizia locale e il comandante della stazione dei carabinieri, che non devono essere in rivalità tra loro». NELLA SECONDA PARTE del convegno Antonella Manzione, già comandante di polizia locale a Verona e oggi consigliera di Stato, ha approfondito le altre disposizioni del decreto soffermandosi sui poteri aggiuntivi attribuiti ai sindaci nell’ambito della sicurezza: tra tutti il Daspo urbano, ovvero l’allontanamento dal territorio comunale applicato ad esempio a chi ne viola il decoro con atti vandalici, oppure spacciando droga o esercitando il commercio abusivo. • K.F.

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