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L’architetto Mamone:
«Il sito è di tutto il lago
Non lasciateci soli»

La mostra all’interno del museo Sisàn FOTO AMATO
La mostra all’interno del museo Sisàn FOTO AMATO
La mostra all’interno del museo Sisàn FOTO AMATO
La mostra all’interno del museo Sisàn FOTO AMATO

«In tanti abbiamo lavorato a questo museo, mettendoci professionalità e cuore, ma speravamo in un sostegno maggiore dal punto di vista amministrativo». Parla a ruota libera l’architetto Marco Mamone di Cisano, ex direttore del museo Sisàn e progettista della ristrutturazione dell’edificio. Si rivolge agli amministratori bardolinesi, lasciando emergere delusione e amarezza: «I lavori sono durati dal 2004 al 2009, anno di inaugurazione e apertura, ma oggi dopo otto anni ancora non è stato capito il ruolo di questo museo, né dal Comune di Bardolino né dai paesi limitrofi. Riguarda tutto il lago di Garda, infatti, e spinge alla conoscenza scientifica e culturale della sua storia. È abbandonato a se stesso, però. Con gli introiti degli ingressi si pagano a malapena le spese e c’è tanto bisogno di pubblicità». Mamone fa anche un appello: «Non lasciateci soli. Questa mostra sui dinosauri, per quanto bella, non sarà sufficiente a rilanciare il Sisàn». Pronta la risposta dell’assessore Lauro Sabaini: «Lo stabile è comunale e sono state messe in campo altre iniziative, per la promozione, come lo stand durante la Festa dell’Uva per la raccolta fondi. Per ogni altra esigenza noi ci siamo, basta chiedere». Il responsabile del museo per conto della Sagra dei Osei, Alberto Salvetti, smorza i toni: «Molte cose ci sarebbero ancora da fare per rendere il museo più visibile e appetibile, ma forse dobbiamo ammettere alcune nostre responsabilità. La mostra sia il punto di partenza per la rinascita». C.M.

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