<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Iter tortuoso dal 2014 Armani: «Ora un edificio in abbandono rivivrà»

La notizia ha riempito di gioia anche il Comune. «È stata una grande soddisfazione porre fine a questa infinita serie di lungaggini burocratiche che hanno messo a dura prova la fiducia del consiglio di amministrazione della fondazione La casa dei sogni, dei numerosi benefattori che dall’inizio hanno creduto nel progetto, delle famiglie delle persone disabili di Caprino e del Baldo-Garda», spiega l'assessore al sociale Irene Armani, ricordando lo «sfiancante iter». «Crediamo che la realizzazione della comunità alloggio nell'ex ospedale sia un segnale positivo anche per la comunità che vede una parte di un edificio dismesso in stato d’abbandono riprendere vita». Quindi elenca l’annosa trafila: «Il 10 dicembre 2014, dopo colloqui con la direzione dell’allora Ulss 22, il Comune inoltrava richiesta per l’assegnazione di una porzione dell’ex ospedale sulla base della legge regionale in materia di beni di proprietà delle Ulss che prevede che la Regione autorizzi queste ultime alla costituzione a titolo gratuito dell’usufrutto su beni mobili e immobili in favore di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza o dei Comuni competenti all’erogazione di interventi e servizi socioassistenziali alla persona, inseriti nella programmazione regionale. Il 12 ottobre 2015», prosegue, «l’Ulss 22 approvava lo schema dell’atto di costituzione di usufrutto inoltrandolo agli uffici regionali per le autorizzazioni di legge. Da qui il lungo iter dapprima in Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia regionale, che il 16 dicembre 2015 rinviava l’autorizzazione per ottenere maggiori approfondimenti in relazione alle destinazioni dei locali. Poi si sono rese necessarie modifiche al Piano di zona in Conferenza dei sindaci, iter chiusosi il 22 marzo 2017. Intanto nel luglio 2016 la Crite esprimeva parere favorevole salvo il procedimento previsto dalla legge regionale. Sono quindi seguiti ulteriori rallentamenti dovuti anche al fatto che l’Ulss 22 è stata riorganizzata in azienda 9 Scaligera, distretto 4. Finalmente il 15 gennaio la Quinta commissione regionale ha votato a favore della richiesta di parere alla giunta regionale n. 261 che consente all’Ulss 9 di concedere in usufrutto per 30 anni il corpo centrale dell’ex ospedale al Comune per la realizzazione di una comunità alloggio per disabili a cura della fondazione La casa dei sogni di cui il Comune è socio fondatore. Attendiamo comunicazioni ufficiali», conclude Armani, «poi l’iter prevede un passaggio in consiglio comunale e, quindi, la stipula dell’usufrutto dal notaio». B.B.

Suggerimenti