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Le autorità del Garda

«Invidiosi no.
Ammettiamo:
è colpo di genio»

Foto sull'opera di Christo
Foto sull'opera di Christo
Foto sull'opera di Christo
Foto sull'opera di Christo

Invidiosi? No, grazie. «Non lo sono per natura», sottolinea il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni. «Mai stato invidioso», dice sulla stessa lunghezza d’onda il collega di Garda, Davide Bendinelli, fresco di vittoria alle urne nell’ultima tornata elettorale. Non nascondono però di guardare con ammirazione a chi ha saputo far arrivare il lago di Iseo nelle cronache nazionali e non solo tramite la passerella pedonale creata dall’artista Christo Yavachev, fuoriclasse della «land art» a livello internazionale. Tutti ne parlano, tutti ci vogliono andare o tornarci. Perché è pur sempre un’istallazione temporanea, The Floating Piers. E, accidenti, finirà. Il 3 luglio, per l’esattezza.

Intanto che fa il lago di Garda, il più grande d’Italia, milioni di presenze turistiche ogni anno e ospiti che arrivano da varie parti d’Europa e oltre? Sta a guardare. «Sono stati dei fuoriclasse, al lago d’Iseo, pensando e sfruttando l’idea di un’attrazione artistica di portata tale da finire al centro del dibattito culturale e turistico di mezzo mondo», continua Bendinelli. «Essere originali, alla fine, paga sempre. E ci dimostra che si può puntare anche oltre la natura, il paesaggio e l’enogastronomia per fare breccia nel cuore dei visitatori. Certo, una cosa simile la vedo assai difficile da realizzare a Garda: alcuni venti come l’Andre possono provocare onde alte fino due metri e cambiano la situazione meteorologica in breve tempo».

Tanto di cappello anche da parte del primo cittadino bardolinese. «Geniale, l’installazione di Christo», commenta De Beni. Invidioso no, certo. Ma un po’ di amor proprio ce lo mette. «Sì, devo dire che mi infastidisce un po’ che qualcuno abbia avuto un’ idea così vincente prima di me», afferma, sorridendo. «I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con tante persone che ogni giorno si mettono in coda dall’alba per poter camminare sulla passerella sull’ acqua. Un’opera d’arte, talvolta più di un evento, può attirare grandi folle».

A maggio, durante la dodicesima edizione del Palio del Chiaretto organizzata dalla Fondazione Bardolino Top in collaborazione con il Comune, un piccolo omaggio all’arte di Christo è stato pensato dall’art director della Fondazione, l’architetto Leonardo Balzano. Il ponte del porto è stato imballato con una copertura rosa, in linea con il colore della festa. «Tanti ospiti l’hanno apprezzato, fermandosi per fotografie o selfie sul ponte», continua De Beni. «Qualcuno ci ha pure chiesto se si trattava di un’anticipazione della passerella che sarebbe stata inaugurata sul lago d’Iseo».

Infine ha uno scatto d’orgoglio. Entro il 2019 vorrebbe riportare a Bardolino e sul Garda lo show aereo delle Frecce Tricolori. «Ne devo parlare con il mio gruppo, sto pensando a una candidatura per il 2018». Nell’attesa rivela che sta lavorano per portare sul lago, nel 2017, qualcosa di veramente inedito. «Ora non posso dire di più», conclude, sornione. Bocca cucita per scaramanzia? «No, è che non vorrei che qualcuno mi soffiasse l’idea» risponde. Qualcuno sul lago d’Iseo, magari… sia mai.

Camilla Madinelli

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