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Investite e uccise due anatre Erano in zona a traffico limitato

Barbara Bertasi Due germani reali maschi, adulti e sanissimi sono stati investiti ieri, alle 12.35, in via San Francesco d’Assisi, in zona a traffico limitato, all’altezza del ponte sul torrente Gusa. Il fatto ha colpito molte persone e messo in allarme le due consigliere comunali Lorenza Ragnolini, di Garda Futura, e Anna Codognola, di Nuova Garda, che ha anche telefonato alla polizia locale verso le 15. Le telecamere del Comando hanno già permesso di individuare il responsabile. Andrà ora capita la natura del gesto. «Verso le 13 sono stato allertato da alcuni colleghi, dipendenti comunali che due germani reali morti giacevano uno vicino all’altro sul ponte di via San Francesco», spiega il comandante Ferdinando Pezzo. «Immediatamente io e due colleghe siamo andati sul posto per constatare la situazione e abbiamo trovato i due esemplari di fauna selvatica riversi a terra, morti, di cui uno schiacciato. Dopo averli recuperati ci siamo preoccupati di verificare il sistema di videosorveglianza per appurare se il responsabile fosse individuabile». Così è stato: «Nel filmato», prosegue Pezzo, «era chiaramente visibile il transito di un furgone bianco in via San Francesco nel preciso punto dove sono stati ritrovati morti i due volatili. Si può in particolare notare che, prima del passaggio di questo veicolo, alle 12,34, i due germani erano vivi e passeggiavano proprio sul ponte mentre, successivamente al passaggio dell’unico mezzo, erano entrambi distesi a terra. Abbiamo quindi, dopo una accurata ricerca, individuato il proprietario dell’autocarro. È un cittadino residente a Garda, adulto, che abbiamo subito invitato a presentarsi al comando per le notifiche del caso. Analizzeremo nel dettaglio la situazione per capire se il gesto è stato volontario o no. In base al risultato si configura, nel primo caso, il reato di uccisione di animali, articolo 544 bis del codice penale, che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni, o, nel secondo caso, la violazione dell’articolo 189, omissione di soccorso ad animali in incidente, che prevede una sanzione minima di 413 euro». A quel punto la polizia municipale valuterà la situazione, facendo le analisi del caso. «Ci confronteremo», prosegue, «a breve con la persona coinvolta. Intervenire in questo casi», commenta Pezzo, «è molto spiacevole in quanto la fauna selvatica è un patrimonio di tutti e tutti siamo tenuti a preservarla. Un incidente può succedere ma il fatto andava immediatamente comunicato». Commenta la consigliera Codognola: «Speriamo che si sia trattato di un incidente. Sarebbe veramente assurdo che qualcuno uccidesse di proposito due povere bestiole innocue che spesso sono fuori dall’acqua e girano per il paese». E Ragnolini aggiunge: «Da un lato faccio fatica a pensare a un incidente perché mi pare difficile che in una zona a traffico limitato un guidatore non ponga la massima attenzione a chi si trova sul tracciato. Poteva trattarsi anche di un bambino. Dall’altro spero veramente che il fatto non sia stato intenzionale». •

Barbara Bertasi

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