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In kayak anche di notte
per cercare donatori

La scorsa edizione del Garda in Kayak a favore dell’Aido
La scorsa edizione del Garda in Kayak a favore dell’Aido
La scorsa edizione del Garda in Kayak a favore dell’Aido
La scorsa edizione del Garda in Kayak a favore dell’Aido

Parte domani dalla Lega navale di Desenzano il settimo circuito del Garda in kayak a favore dell’Aido.

Un percorso di circa 170 chilometri che si snoda in sei giorni di navigazione, toccando 23 Comuni rivieraschi e incontrando ad ogni sosta i gruppi Aido locali e le amministrazioni comunali, sensibilizzando sul valore della donazione degli organi. L’evento, che coniuga anche la promozione dello sport e del turismo ecosostenibile, è organizzato dall’associazione polisportiva dilettantistica «1°Cr.k 360°» di Salò e quest’anno ha toccato il record di iscrizioni (65 quelle ammesse, a fronte di circa 80 richieste bloccate per motivi logistici) con partecipanti provenienti da Italia, Germania e Olanda di età compresa tra i 14 e gli 82 anni.

Da domani a martedì i kayaker risaliranno la costa bresciana, mercoledì arriveranno a Riva e poi al campeggio Tonini di Malcesine. La tappa di giovedì, da Malcesine a Torri, sarà dedicata alla memoria dell’ex assessore al sociale di Torri Fabio Raguzzi. Venerdì mattina i kayaker proseguiranno con soste a Garda, Bardolino e Lazise, arrivando intorno alle 13 al lido Campanello di Castelnuovo. Novità di questa edizione è il tragitto in notturna verso Peschiera: gli atleti arriveranno al porto intorno alle 21 di venerdì accolti dai volontari Aido, facendo poi ritorno al campeggio Gasparina di Castelnuovo.

Da qui partiranno sabato alla volta di Sirmione, per poi concludere il giro tornando a Desenzano.

«Il circuito dà l’opportunità ad ogni Aido locale di promuovere la donazione», spiega Paolo Soncina, presidente della Polisportiva 1°cr.k 360°, nata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Brescia. «In questi sette anni», prosegue, «il giro ha dato i suoi frutti anche tra i circa 250 partecipanti che abbiamo contato nelle varie edizioni: molti di loro si sono iscritti all’Aido o hanno manifestato la volontà di donare i propri organi dopo la morte, anche se non ho mai fatto intendere che partecipando all’evento l’iscrizione fosse un atto dovuto. Sono infatti convinto che valga di più sussurrare un pensiero che imporlo».

Nel corso della manifestazione verrà dato un riconoscimento a due partecipanti che hanno superato gli ottant’anni d’età: «Uno di loro, il tedesco Adam Heinz, ha partecipato al circuito dal primo anno», sottolinea Soncina ringraziando le leghe navali di Desenzano e Riva, il Consorzio Garda Unico «che ci ha offerto un contributo per l’acquisto delle magliette e degli attestati». Tutte le associazioni in questi anni hanno contribuito anche a livello logistico allo svolgimento della manifestazione che ha tutti i numeri per avere un futuro di successo. K.F.

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