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«Il territorio ha risposto con il silenzio
e i profughi andranno nell’ex scuola»

Il commissario Nicola Noviello
Il commissario Nicola Noviello
Il commissario Nicola Noviello
Il commissario Nicola Noviello

Il commissario straordinario Nicola Noviello esce allo scoperto ribatte alle critiche e spiega: «I profughi saranno ospitati nell’ex scuola di Piovezzano perché nessuno, parrocchia compresa, ha avanzato una proposta alternativa». Noviello quindi ha scelto di utilizzare il vecchio edificio proprio come ultima, inevitabile soluzione.

«Questa è stata l’ultima delle possibilità», afferma il commissario, «dopo aver consultato la compagine economica e religiosa del paese, senza avere positivo riscontro. Nel caso si fossero rese disponibili abitazione private o in attuale disponibilità della parrocchia di Pastrengo, mi sarei impegnato a richiedere alla Prefettura di accogliere famiglie con bambini e donne, anziché uomini (nell’ex scuola ne verranno ospitati dodici). Eppure la mia offerta di trovare una soluzione alternativa a quella dell’ex scuola è stata tacciata come ricattatoria dal consigliere regionale Andrea Bassi. Comunque la soluzione di utilizzare l’ex scuola di Piovezzano valorizza un bene comunale e produce reddito. Inoltre evita al Comune di farsi carico di bollette per le utenze che sinora ha pagato anche se quest’immobile da oltre un decennio è stato inutilizzato. Ora invece potrà dare accoglienza a chi proviene da paesi dilaniati da guerre, dittature, negazione dei diritti fondamentali».

«A Pastrengo e Piovezzano gli immobili da destinare alle associazioni non mancano», continua Noviello, «c’è la sala Leardini oltre a tutti gli altri immobili parrocchiali. Tra questi quello adiacente alla chiesa di Pastrengo, la ex canonica di Piovezzano e la sala attigua al Municipio, attualmente sfitta. Ricordo che l’ex scuola, individuata come immobile destinato all’accoglienza di 12 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, da oltre un decennio non è utilizzata per le finalità a cui è stata sin dall’inizio adibita e da allora non produce alcun reddito per il Comune».

Prosegue: «L’immobile è stato utilizzato come deposito e come bagno pubblico per due eventi l’anno: a Carnevale e durante la festa della Zucca. In quel luogo inoltre i gruppi parrocchiali organizzano una volta l’anno la pesca di beneficenza e le varie associazioni fruiscono dell’area esterna per organizzare grigliate e somministrazione di cibi e bevande. Nessuno però ha mai versato un canone o un contributo, commisurato all’uso dell’immobile. Il fatto di non aver mai riscosso un canone e il mancato utilizzo per anni di quest’immobile potrebbe avere delle conseguenze sul piano della responsabilità erariale».

Noviello mette in campo i numeri: «In merito al contributo di 178.687 euro assegnato dalla Regione al Comune di Pastrengo per un progetto di ristrutturazione e adeguamento alle norme antisismiche dell’ex scuola, per una spesa complessiva di 255.267 c’è da dire che l’amministrazione comunale non è riuscita a reperire la somma di sua spettanza di 76.580 necessaria per aprire il cantiere. Nel frattempo però la Regione ha già chiesto la rendicontazione dei lavori, ritenendoli, quindi, eseguiti quando invece non se ne è fatto nulla».

Noviello precisa che: «Nella delibera che ho adottato viene anche precisato che per l’agibilità dell’immobile sono necessarie opere di manutenzione straordinaria e di adeguamento degli impianti elettrico e di riscaldamento, la realizzazione di vani doccia e piccole opere interne di muratura. Il tutto è stato quantificato, sulla base di preventivi acquisiti dall’ufficio tecnico, per un importo massimo di euro 20mila euro più Iva. Questa spesa non graverà sui cittadini, ma sarà decurtata dall’affitto, che l’amministrazione comunale sino ad ora non ha mai percepito. D’ora in poi con l’affitto verranno finanziate le piccole opere per il conseguimento dell’agibilità e la restante parte verrà impiegata per l’ausilio alla famiglie bisognose, circa 30mila euro. La cooperativa cui è stato affidata la gestione dell’immobile contribuirà, a proprie spese, a mantenere sempre agibile l’immobile, come precisato nel contratto di locazione e a mantenerlo in ordine e a pagare le spese per le utenze».

Il ruolo del commissario, conclude Noviello, «prevede di esercitare tutte le funzioni di Giunta Comunale, Consiglio e sindaco e il suo compito non è di un semplice traghettatore, ma di impulso, iniziativa, piena e completa gestione, così come se fossero in carica gli organi eletti dal popolo. L’opportunità di deliberare, con i poteri del Consiglio, l’adesione alle richieste del Prefetto è stata ritenuta scelta quanto mai indispensabile».

Noviello infine assicura: «I cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sono monitorati e controllati, sotto ogni punto di vista: sanitario e della sicurezza. In provincia di Verona ve ne sono 1.600 e non si sono mai verificati episodi di particolare rilievo, la Prefettura ha la situazione sotto controllo».

Luca Belligoli

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