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Il ricordo del maestro Carlo Mancini «Semplice e schietto, ci mancherà»

Carlo Mancini morto a 71 anni ma conosciuto per la sua generosità
Carlo Mancini morto a 71 anni ma conosciuto per la sua generosità
Carlo Mancini morto a 71 anni ma conosciuto per la sua generosità
Carlo Mancini morto a 71 anni ma conosciuto per la sua generosità

«Chiamato dal Signore alle più alte vette canore e sonore». Con queste parole Don Flavio Gelmetti, nativo di Pastrengo e maestro della Schola Cantorum della parrocchia di Pastrengo ricorda Carlo Mancini venuto a mancare due giorni fa. Carlo Mancini, classe 1947, era corista della locale Schola cantorum, presidente e anima del gruppo dei campanari di Pastrengo e Piovezzano, alpino sempre presente alle adunate, medaglia d’oro come donatore di sangue. La sua passione era la montagna e fu tra i volontari che restaurarono la chiesetta dedicata a Santa Rosa da Lima sita accanto al rifugio Telegrafo sul Monte Baldo. «E’ partito per il cielo proprio il giorno di Santa Rosa» ricorda Don Flavio, che è anche Cappellano delle Chiesette Alpine. «Era tanto legato alla chiesetta del Baldo, nella quale ha lavorato con passione, e domani quando saliremo per festeggiare la santa, lo ricorderemo nella preghiera». La figura di Carlo Mancini è impressa, assieme agli altri volontari, negli affreschi della Chiesetta di Santa Rosa, opera del pittore Marcello Sartori. «Uomo semplice e schietto, simpatico e generoso, Carlo era sempre pronto a mettersi a disposizione per gli altri». Il funerale si terrà oggi alle 10.30 nella chiesa di Pastrengo. Sarà presente anche una rappresentanza del Gruppo alpini di Fondo, gemellati con il gruppo Alpini di Pastrengo, per ricordare il forte legame che Carlo Mancini aveva anche con la chiesetta alpina, dedicata al Sacro Cuore in località Muri Macaion di Fondo (TN). •

BR.G.

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