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Il M5S: «La Gelmini
ha ruoli incompatibili»

Mariastella Gelmini al centro della bufera
Mariastella Gelmini al centro della bufera
Mariastella Gelmini al centro della bufera
Mariastella Gelmini al centro della bufera

Presidente della Comunità del Garda dall'ottobre 2015 e parlamentare tuttora in carica: secondo il Movimento 5 Stelle i due ruoli ricoperti dalla deputata di Forza Italia Mariastella Gelmini sono incompatibili.

In una nota diffusa dalla deputata Cinquestelle Francesca Businarolo si legge che a vietare questo tipo di doppio incarico sarebbero varie norme, su tutte il decreto legislativo numero 39 del 2013, che tra le fattispecie prese in considerazione stabilisce l’incompatibilità della carica di parlamentare sia con «incarichi di amministratore di ente pubblico di livello nazionale, regionale e locale» che con «incarichi di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale, regionale e locale».

E la Comunità del Garda, associazione di enti pubblici (in larga parte Comuni gardesani delle tre sponde) di diritto privato, definita da statuto «ente territoriale interregionale» secondo il M5S rientra nei casi definiti dal legislatore. Per fugare ogni dubbio alcuni esponenti del Movimento hanno inviato una segnalazione all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).

«Possibile che nessuno se ne sia accorto?», si chiede Businarolo, prima firmataria della lettera, che promette il suo impegno «per ristabilire la legalità».

La segnalazione va oltre: gli scriventi chiedono all’Anac non solo di esprimere un parere sulla sussistenza di incompatibilità di Gelmini, ma anche di attuare «tutti i poteri ispettivi necessari in ordine alla necessità che la Comunità del Garda debba adeguarsi alle norme sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione» e di verificare altre ipotesi di incompatibilità sia in capo ad altri componenti di organi di governo della Comunità che dei componenti dell’Associazione temporanea di scopo «Garda Ambiente» presieduta dal sindaco di Castelnuovo del Garda Giovanni Peretti.

Associazione, quest’ultima, che dalla stessa Comunità è nata con l’obiettivo dichiarato di procacciare e gestire i finanziamenti per realizzare il nuovo collettore del lago (servono almeno 220 milioni di euro, di cui 100 stanziati dal Governo, per ora sulla carta in attesa di progetti definitivi e passaggi burocratici).

Argomento, questo, su cui Businarolo torna ad usare toni forti.

«A parole la Comunità si è spesa per il collettore, ma i risultati ancora si stentano a vedere. Sarà difficile convincere i cittadini che il ruolo dell’ente vada molto oltre quello del poltronificio».

Da Villa Mirabella di Gardone Riviera, sede della Comunità, risponde il segretario generale Pierlucio Ceresa, che definisce l’ente «un unicum nel panorama giuridico italiano». «La Comunità non ha finalità di lucro e la presidente non riceve compensi né rimborsi spese», spiega, «a noi non risulta alcuna incompatibilità, prima di accettare l’incarico la presidente aveva chiesto il parere di esperti, ma approfondiremo ulteriormente la questione». K.F.

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