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Il Comune ora si schiera
contro il gioco d’azzardo

Tutti contro il gioco di azzardo. «Perché le slot inducono a spendere anche centinaia di euro al giorno. Perché é evidente il problema della compulsività che spinge molti a stazionare ore davanti alle macchinette mangiasoldi, soprattutto cittadini in difficoltà economiche e disagio sociale».

Sono solo le prime ragioni elencate dal sindaco Stefano Passarini, nell’ultimo Consiglio, quando è stato approvato, alla unanimità, il regolamento comunale di polizia locale, inserendo due articoli «chiave». Il 57 e 58, relativi l’uno a determinare i luoghi dove è vietata l’apertura di sale pubbliche da gioco e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco di azzardo lecito, l’altro gli orari d’esercizio.

Ricorda Passarini che nel 2015 risultano presi in carico dal Servizio Ambulatoriale Gioco d’Azzardo presso il Serd dell’Ulss 22, sede di Bussolengo, 67 utenti aventi residenza nel territorio di afferenza e si nota che si è osservata un’alta percentuale di utenti residenti nella «zona Lago», 11 Comuni. «Ma il problema è generale», ha detto Passarini.

«Secondo dati ufficiali del 2011, il gioco di azzardo muove in Italia un volume di affari pari a 76,1 miliardi di euro con oltre 1260 euro annui spesi a persona, media calcolata considerando pure i neonati...».

Quindi: «Considerando che, per legge, il sindaco coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi... Vista la diffusione della febbre da gioco inseriamo nel regolamento gli articoli 57 e il 58».

Recita in sintesi il 57: «A tutela di determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire fenomeni di gioco di azzardo patologico, è vietata l’apertura di sale pubbliche da gioco e la nuova collocazione di apparecchi per gioco di azzardo lecito nei locali che si trovino ad una distanza inferiore a 500 metri da istituti scolastici, centri giovanili, impianti sportivi ed altri luoghi sensibili, quali luoghi di culto, parchi..., caserme, aree a servizi sportivi...».

Il 58 fissa dalle 16 alle 24 di tutti i giorni, compresi i festivi, gli orari delle sale autorizzate. Oggi liberi nell’orario di apertura del locale. Gli apparecchi, nelle ore di non funzionamento, devono essere spenti.

Passarini ha quindi sintetizzato: «Le violazioni ... saranno punite con sanzione amministrativa da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro...In caso di particolare gravità e di recidiva: sospensione della attività da 1 a 7 giorni. E faremo accertamenti».B.B.

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