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Il Comune combatte
il disagio sociale
offrendo lavoro

La giunta comunale su proposta del sindaco Gianni Testi ha approvato il progetto sperimentale «Aiutiamoci per il lavoro: dal disagio sociale al lavoro generativo» che promuove l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e soggetti deboli e di disoccupati privi di ammortizzatori sociali residenti nel Comune di Pastrengo.

Il progetto è stato presentato dalla cooperativa sociale Beta e propone un nuovo intervento sociale per cui le persone beneficiate non sono più soggetti passivi e destinatari di interventi di assistenza pubblica, ma diventano soggetti che partecipano attivamente, lavorando.

L'ente pubblico quindi ha la possibilità di rendere «produttivi» i contributi economici, ottenendo in cambio la realizzazione di lavori di pubblica utilità e una diminuzione della spesa sociale.

Si offre così la possibilità ai residenti disoccupati, privi di ammortizzatori sociali e di trattamenti pensionistici, con età tra i 35 e i 60 anni, che non riescono a inserirsi nel mondo del lavoro, di svolgere un periodo di lavoro subordinato con contratto a tempo determinato (orario part-time) della durata di circa 3,4 mesi, in una cooperativa sociale di tipo B, secondo un programma di lavori prestabiliti. Le figure professionali richieste sono operai e addetti da coinvolgere in progetti di supporto alle pulizie ordinarie e straordinarie degli spazi comunali, pulizie dei fossati, di manutenzione di parchi e giardini pubblici. Ma da impiegare anche in progetti di supporto alle attività sociali, ricreative, culturali e ambientali.

Il percorso ha come obiettivo finale l'inserimento nel mondo del lavoro. Per questo si punta proprio sul coinvolgimento delle persone in attività lavorative, perché queste aumentano le possibilità di uscire da una condizione di difficoltà economica.

Questo progetto per gli ideatori della cooperativa sociale Beta propone un modello di intervento trasferibile anche in altre realtà.

Inoltre è efficace per la sua capacità di creare valore sociale, dando opportunità concrete di emersione della situazione di debolezza. Valorizza le risorse personali e riduce i casi sociali. Ed è ad alto impatto sociale perché genera una serie di indici spendibili per migliorare le politiche sociali.A breve verrà pubblicato un bando di selezione per la raccolta delle domande di chi vorrà partecipare al progetto. L.B.

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