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I sindaci sulla Tav «Informazioni ad alta velocità»

La riunione con i sindaci a Peschiera del Garda FOTOSERVIOZIO AMATO
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Uniti nel chiedere un rapporto costante con il territorio che si traduca in informazioni aggiornate da dare ai cittadini, in primis quelli che saranno espropriati per far posto a cantieri e binari dell’alta velocità ferroviaria. Si è tenuta ieri mattina a Peschiera del Garda una riunione tecnica sulla Tav Brescia-Verona a cui hanno partecipato sindaci e rappresentanti di tutti i Comuni che saranno coinvolti dal passaggio dell’opera o da cantieri logistici per realizzarla. Coordinato dall’assessora regionale del Veneto a Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa De Berti, l’incontro ha coinvolto la Regione Lombardia (presente l’assessora Claudia Terzi), le Province di Verona e Brescia, tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Italferr e Cepav Due, il consorzio di imprese contraente generale dell’opera che sta lavorando al progetto esecutivo. La riunione si è tenuta a porte chiuse, motivo di ulteriori contestazioni da parte di alcuni attivisti no Tav che hanno manifestato per ribadire le criticità dell’opera. «Incontro necessario», ha spiegato De Berti, «per verificare che tutte le richieste avanzate dai Comuni fossero contenute nella delibera con cui il Cipe ha approvato il progetto definitivo dell’alta velocità». Obiettivo raggiunto, stando ai commenti dei primi cittadini al termine dell’incontro. «I sindaci hanno chiesto di essere informati con assiduità e Rfi ha dato la disponibilità a fare incontri in ogni Comune, non solo con le amministrazioni, ma anche istituendo uffici informazioni per i cittadini espropriati e tutte le persone che saranno interessate dai cantieri», ha aggiunto De Berti. Il presidente di Cepav Due Franco Lombardi non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti sullo stato di avanzamento del progetto esecutivo e sull’adeguamento alle 309 prescrizioni allegate alla delibera Cipe. I cantieri partiranno dalle gallerie di Lonato e Peschiera del Garda (zona santuario Madonna del Frassino e colle Baccotto), ma sui tempi c’è ancora incertezza. Prima deve essere firmato il contratto integrativo della convenzione tra Rfi e Cepav Due, da cui si potrà partire con l’iter degli espropri. «A PESCHIERA l’avvio dei lavori è previsto verso metà del 2019», ha spiegato la sindaca Orietta Gaiulli sottolineando di aver «posto attenzione sulla viabilità: la Tav avrà un grande impatto, per questo ho chiesto la garanzia che i cantieri partano solo quando le strade alternative saranno pronte, nessun mezzo di cantiere dovrà circolare sulla viabilità ordinaria». Quanto al cantiere davanti al santuario Frassino, una delle zone più delicate, «l’ accesso dei fedeli sarà garantito, ci saranno opere compensative per restaurare gli apparati decorativi e un intervento di consolidamento per evitare danni da vibrazioni, che i tecnici escludono». Soddisfatti anche gli altri sindaci veronesi, Giovanni Peretti di Castelnuovo, Gianluigi Mazzi di Sona e l’assessore di Sommacampagna Giandomenico Allegri. «È interesse sia delle Regioni che di Rfi e Cepav Due costruire un percorso condiviso», ha affermato quest’ultimo, «gli effetti negativi ci saranno, ma speriamo vengano alleviati con le opere di compensazione, tra cui strade potenziate e piste ciclabili». Il sindaco di Ponti sul Mincio Giorgio Rebuschi ha chiesto incontri per parlare delle possibili interferenze con le falde acquifere, problema che riguarda anche i paesi mantovani. Il primo cittadino di Desenzano Guido Malinverno ha riportato sul tavolo la proposta del potenziamento della linea storica, anziché di una linea ex novo, «ma il direttore investimenti di Rfi Aldo Isi ha risposto che la Tav è importante, sviando di fatto il discorso», ha riferito. Sembra avviata alla bocciatura la proposta, avanzata mesi fa dalla Lombardia, di una fermata intermedia sul Garda da collocare a San Martino della Battaglia: «I sindaci non ne vedono l’utilità, ma sarà redatto lo studio di fattibilità», ha concluso De Berti. •

Katia Ferraro

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