<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

I piccoli calciatori incontrano
atleti, giornalisti e musicisti

Gli organizzatori del «Progetto Clay» dedicato a Claudio Rizzi FOTO AMATO
Gli organizzatori del «Progetto Clay» dedicato a Claudio Rizzi FOTO AMATO
Gli organizzatori del «Progetto Clay» dedicato a Claudio Rizzi FOTO AMATO
Gli organizzatori del «Progetto Clay» dedicato a Claudio Rizzi FOTO AMATO

Per crescere insieme. Per divertirsi tra amici. Per inseguire sogni. E per ricordare un allenatore, un amico fraterno, un secondo papà.

Il «Progetto Clay» coinvolgerà tra i 50 e 70 piccoli calciatori del Baldo Junior Team (comprende Cavaion, Affi, Bardolino, Caprino e Costermano), da sabato prossimo al 9 giugno, impegnandoli al mattino in nove «Laboratori di esperienze».

Bambini e ragazzi incontreranno atleti del calibro di Damiano Tommasi, Sara Simeoni, Vladi Panato, Matteo Andreis e Alessandro Pighi, i giornalisti sportivi Marco Hrabar e Gigi Vesentini, il musicista Luca Degani e il bluesman Rudy Rotta, il fumettista Giorgio Espen, gli attori Antonella Brunaccini ed Ermanno Regattieri.

Al pomeriggio di ogni sabato, infine, prima degli allenamenti di pallone, i bambini e ragazzi seguiti dallo staff del Baldo Junior Team potranno incontrarsi per «Compiti al campo». Ha una marcia in più, il «Progetto Clay». È promosso dall’AC Cavaion-Baldo Junior Team in collaborazione con Comune, Istituto comprensivo «Fracastoro», Damolgraf Editore e con il sostegno di Valpolicella Benaco Banca. Punta anche a connettersi con l’università di Verona nell’ambito della sua «Kidsuniversity». Ha una marcia in più perché sgorga dal cuore, nell’intento di ricordare Clay, alias Claudio Rizzi, morto improvvisamente due anni fa. Allenava le giovanili insieme a Vincenzo Martinelli, tuttora impegnato nella società sportiva, che si commuove nel ricordare l’amico durante la presentazione del progetto, in sala Turri, insieme ad amministratori comunali, bambini, genitori e pure alla moglie di Rizzi, Barbara.

«Io e Clay abbiamo iniziato quasi per scherzo, otto anni fa», racconta «coltivando l’idea di andare oltre allenamenti e partite di calcio».

Aggiunge il presidente dell’Ac Cavaion, Michele Ruzzenenti: «Clay aveva un rapporto speciale con i bambini, che lo adoravano». Fu lui a pensare per primo a «Compiti al campo», idea da cui sono nati poi i laboratori.

«Ci siamo confrontati con le maestre Sonia e Angela», spiega Niko Damoli per Ac Cavaion, «quindi abbiamo deciso di parlare ai ragazzi non solo di sport, ma anche di arti e mestieri, partendo da esperienze dirette». Il modo ideale, secondo il responsabile Baldo Junior Team Marino Gaiardoni, per ricordare un amico e collaboratore. Lo ricorda con affetto e gratitudine pure Pighi, capitano della Nazionale italiana amputati, che terrà il laboratorio dell’8 aprile insieme a Tommasi. «Partecipo con entusiasmo, anche per ripagare un amico che, dopo l’incidente in cui ho perso un braccio, mi ha dato tanta forza. Ai bambini racconterò come lo sport, per me, sia stato la molla per andare avanti e sentirmi quello di prima, quello di sempre».

Il primo laboratorio sarà tenuto da Gigi Vesentini, sabato 25 marzo. «Simuleremo uno studio televisivo e daremo vita a una trasmissione», spiega il giornalista sportivo, conduttore su Telearena di «Diretta Gialloblu». Poi formalizza un invito speciale, al team del «Progetto Clay»: «Vi aspetto domenica 9 aprile, ospiti del mio programma». In fibrillazione i piccoli calciatori in prima fila alla presentazione. Non vedono l’ora di partecipare ai laboratori e andare in tv. «Ragazzi, avete tante possibilità, cercate di sfruttarle», dice loro Ruzzenenti. Un ultimo consiglio arriva da Ferdinando Murari della Figc: «Ascoltate i vostri insegnanti e dialogate tra voi». Da lassù Clay, senza dubbio, approva.

Camilla Madinelli

Suggerimenti