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I bimbi raccontano
i Paesi del mondo
con colori e fantasia

Oltre venti pannelli ornano il corridoio d’ingresso della biblioteca civica di Costermano. Ci sono collage, pitture, lenzuola tempestate di colore. È un «Viaggio assieme all’arte», cogliendo l’essenza delle culture di vari Paesi del mondo, questo progetto artistico-pedagogico seguito dai 41 alunni della scuola dell’infanzia di Costermano don Attalo Zamperioli.

La mostra resterà aperta fino a venerdì (mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 e giovedì dalle 8 alle 12). Il progetto è stato reso possibile grazie alla sensibilità del personale e al supporto economico dell’associazione dei genitori. Spiega una delle maestre Chiara Lavagnini: «È stato portato avanti durante laboratori condotti da Ilaria Lavanda. Tutti hanno sperimentato l’esperienza artistica lasciando un segno di sé, una testimonianza del proprio lavoro». È aggiunge: «Per contestualizzare il laboratorio l’esperta ha raccontato storie di ogni Paese o fatto ascoltare melodie tradizionali. I bambini, usando queste forme espressive, hanno fatto collegamenti tra le diverse culture e forme di espressione». Nel percorso di otto incontri si sono immersi nelle atmosfere di Paesi lontani dei quali hanno sperimentato le tecniche artistiche.

«Con vaschette, colori e cartoncini hanno creato suminagashi giapponesi», racconta Lavagnini. «Sono poi state loro mostrate immagini di decorazioni che si trovano nelle grotte degli aborigeni australiani, hanno ascoltato il suono del Didgeridoo e quindi decorato vari soggetti abbozzati dall’esperta riempiendoli con le dita di puntini colorati». E ancora: «Su grandi lenzuola hanno realizzato dei “batik” ispirati a quelli africani. Quindi hanno fatto “acchiappasogni” tipici della cultura degli Indiani d’America». Sono grandi cerchi dipinti ad acquarello su cui hanno applicato piume, che esorcizzano i sogni cattivi, e perline che portano positività. «Infine, ricorda la maestra, «si sono scatenati lanciando colore con le mani e i pennelli secondo la tecnica dell’action painting dell’artista Pollock». Chiude Lavagnini: «In questo modo sono entrati in contatto col proprio sentire e con quello degli altri lavorando a gruppi. Ringraziamo chi ha reso possibile il progetto e i bimbi che ci hanno regalato parte del loro mondo». Ingresso libero. B.B.

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