<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Giovani calciatori sul campo
Il Chievo ci mette l’esperienza

Tutti insieme per un progetto che ha il calcio, lo sport e la formazione come obiettivo FOTOSERVIZIO AMATO
Tutti insieme per un progetto che ha il calcio, lo sport e la formazione come obiettivo FOTOSERVIZIO AMATO
Tutti insieme per un progetto che ha il calcio, lo sport e la formazione come obiettivo FOTOSERVIZIO AMATO
Tutti insieme per un progetto che ha il calcio, lo sport e la formazione come obiettivo FOTOSERVIZIO AMATO

Coinvolge 450 bambini e ragazzi, 21 squadre di calciatori dai Pulcini agli Allievi, 50 piccoli atleti della Scuola Calcio e una sessantina di adulti tra dirigenti, tecnici e allenatori, il progetto per il settore giovanile «Baldo Junior Team» attivato dalle società calcistiche dilettantistiche Cavaion, Montebaldina Consolini e Bardolino 1946.

Insieme contano oltre 650 tesserati della vasta area Garda Baldo che comprende Cavaion, Albarè, Affi, Costermano, Caprino, San Zeno di Montagna, Bardolino, Cisano e Calmasino. Hanno unito forze e obiettivi: l’intento è educare tutti, genitori compresi, alla passione per il calcio e alle buone pratiche, per formare persone prima ancora che calciatori. Partendo dagli allenamenti e partite e finendo con «sette serate a tema per atleti e genitori», spiega Marino Gaiardoni, cavaionese, che coordina il progetto insieme a Nicola Baietta e Moreno Battisti.

«Baldo Junior Team» coinvolge anche il club di serie A del Chievo, dentro dentro e fuori il campo. Il Chievo metterà a disposizione del «Baldo Junior Team» preparatori e allenatori, che affiancheranno quelli del Cavaion, della Montebaldina Consolini e del Bardolino 1946. In campo anche Agsm: «Sosteniamo lo sport che guarda alle persone, alla loro crescita e all’impegno nel sociale», spiega il presidente, Fabio Venturi. Il progetto è stato presentano all’Arena Torcolo: due squadre di Allievi, tre di Giovanissimi, due di Esordienti a 11 e due di Esordienti a 9, 12 di Pulcini di diverse annate, fino alla Scuola Calcio.

«I protagonisti siete voi», hanno detto Massimiliano Rossi in rappresentanza della Diga, e il portiere della Nazionale Italiana Amputati Alessandro Pighi, di Cavaion: «In bocca al lupo, ascoltate i vostri allenatori e divertitevi», ha detto. Rossi: «Imparare a giocare bene è più importante di vincere». Per il vice sindaco e assessore allo sport di Cavaion, Angelo Indelicato, il senso del progetto sta nella valorizzare i ragazzi, nel proporre valori e nella «collaborazione tra Comuni nel condividere le strutture sportive». Ai baby-calciatori non resta che scendere in campo. E divertirsi.

Camilla Madinelli

Suggerimenti