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Gestione rifiuti, le Azzorre copiano il lago

La delegazione delle Azzorre in visita a un ecocentro del lago di Garda
La delegazione delle Azzorre in visita a un ecocentro del lago di Garda
La delegazione delle Azzorre in visita a un ecocentro del lago di Garda
La delegazione delle Azzorre in visita a un ecocentro del lago di Garda

La gestione integrata dei rifiuti sul lago di Garda viene studiata e presa a modello dalle Azzorre, arcipelago nell’oceano Atlantico formato da nove isole abitate da 250mila persone e regione autonoma del Portogallo a due ore di aereo da Lisbona. Una quindicina di tecnici e amministratori portoghesi di Musami, azienda pubblica composta dall’associazione dei Comuni dell’isola di São Miguel che gestisce i rifiuti solidi urbani sulla più grande delle Azzorre (130mila abitanti circa), a fine febbraio è sbarcata a Verona e ha fatto visita agli ecocentri di Garda e Lazise, ai relativi municipi e al campeggio «La Quarcia» di Lazise. Con loro c’erano dirigenti ed esperti del Consorzio di bacino Verona 2 del Quadrilatero diretto da Thomas Pandian, che ha sede a Bussolengo. Il tour è stato organizzato dallo studio di consulenza ambientale Altereko e seguito anche da Maurizio Alfeo, neo direttore generale di Serit, braccio operativo dell’ente consortile per la raccolta differenziata nei comuni veronesi che si trova a Cavaion. L’obiettivo della visita era studiare le soluzioni attuate nella raccolta differenziata in un’area a forte vacazione turistica e, in particolare, valutare come nel Veronese la raccolta dell’umido viene eseguita separatamente dal resto dei rifiuti. «Noi differenziamo tutto tranne l’umido e volevamo vedere di persona come fate qui, in un’area turistica molto frequentata in cui comunque la percentuale di raccolta differenziata va ben oltre gli obiettivi della Comunità europea», ha spiegato il presidente di Musami, Ricardo Rodrigues. «Da noi i flussi turistici sono in crescita del venti per cento e crescono anche le crociere che fanno tappa nelle nostre isole, facendo sbarcare in una sola volta 3mila persone che lasciano a terra moltissimi rifiuti poi chiaramente da smaltire». Nell’intero arcipelago delle Azzorre i numeri dei pernottamenti in un anno, 2 milioni e 300mila, sono pari a quelli nel solo territorio comunale di Lazise. Impressionante, per i portoghesi, che sono rimasti positivamente colpiti dalla gestione dei rifiuti tanto nei grandi campeggi quanto nelle isole ecologiche comunali. «L’impressione è stata ottima», ha continuato Rodrigues. «Abbiamo capito soprattutto che il segreto è la comunicazione diretta e costante con tutti gli utenti, dai residenti ai turisti, fino alle imprese commerciali, e che il servizio deve adattarsi al territorio». Soddisfatto il direttore generale del Consorzio Verona 2, Pandian. «La visita della delegazione portoghese ribadisce come la gestione integrata dei rifiuti sul lago di Garda sia un modello virtuoso, efficace ed efficiente», ha commentato, «in continuo miglioramento e pertanto preso a riferimento da altre realtà turistiche nel mondo. Inoltre», ha concluso, «poterci confrontare con altre zone turistiche internazionali rafforza le nostre strategie e l’idea di gestione nel medio e lungo periodo». •

Camilla Madinelli

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