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Garda race, un addio amaro

Il vincitore Henry Hofer
Il vincitore Henry Hofer
Il vincitore Henry Hofer
Il vincitore Henry Hofer

Grande successo, nonostante il meteo non proprio rassicurante, per l’ottava e forse ultima edizione della Lake Garda Mountain Race. Pochi giorni fa nonostante il meteo uggioso e con minacce di pioggia, poi concretizzatesi solo a sera, si sono presentati ben in 187 al via, sul lungolago Paina di Malcesine, per arrivare in vetta al Baldo. A causa della nebbia fitta in quota, l’arrivo è stato abbassato da Cima Pozzette all’arrivo della Funivia, cioè a poco più di 1700 metri di altitudine rispetto agli oltre 2000 inizialmente previsti. «Gli iscritti», ha spiegato Tommaso Bertoncelli, segretario della Unione sportiva Monte Baldo, team organizzatore della gara fin dal 2011, «sono stati meno del 2017 anche a causa del tempo incerto, che ha fatto pensare in vari momenti all’arrivo di acquazzoni, ma è stato comunque un bellissimo successo che ci onora. Il tutto è stato possibile grazie ai volontari che ci danno una mano ma, soprattutto, all’indispensabile aiuto e collaborazione sia della Funivia di Malcesine che del Comune di Malcesine: senza questi Enti non avremmo mai potuto realizzare per otto volte un evento come questo, che prevede la partenza dal lungolago e porta fino ad oltre 2000 metri sul Baldo, con un dislivello di pari entità». Davanti a tutti si è piazzato il bolzanino Henry Hofer, della Asc lf Sarntal Raiffeisen, secondo già nel 2016 e nel 2017. Dopo due medaglie d’argento, l’atleta si è finalmente impossessato di quella con il metallo più prezioso sbaragliando la concorrenza. Per le donne ha vinto, al suo esordio assoluto, la giovanissima Paola Gelpi della Nsc Bellagio. La notizia che il nostro giornale aveva anticipato alla vigilia della gara relativa ad un possibile stop della competizione sembra, purtroppo, essere confermata. «Ci ha molto colpito il dispiacere degli atleti per il fatto che questa sia stata l'ultima edizione della Mountain race», ha proseguito Bertoncelli. «Sia gli habitué che gli esordienti nel post gara, ma anche via mail e su facebook, ci hanno sommerso di complimenti per l'organizzazione e per il percorso. Ci sono state anche molte richieste di non interrompere questa gara. Il merito di questi apprezzamenti è, però, soprattutto del territorio di Malcesine e del Baldo-Garda». Ma quindi, nel 2019 bisognerà dire addio a questa dura gara, ormai blasonata? La certezza non è assoluta ma le dichiarazioni degli organizzatori sono in questo senso. «Speriamo che altre associazioni o enti vogliano portare avanti l’ evento, lodato anche dall’amministrazione di Malcesine sempre presente alle premiazioni», ha spiegato Valentina Manzana, presidente della Us Monte Baldo. «Noi siamo disponibili a mettere a disposizione il nostro materiale e l'esperienza maturata in 8 anni, ma qualcuno si dovrebbe fare avanti». In sintesi, anche se da Malcesine non lo vogliono dire apertamente, il Direttivo della Us Monte Baldo si sente oberato dai lavori di preparazione di una gara complessa come questa che, vista da dietro le quinte, implica molti più problemi e grattacapi di quanto sembri dall’esterno. Dalla organizzazione alla preparazione del percorso, a quella del piano sanitario fino alle autorizzazioni sul Baldo, le incombenze sono molte e i pochi, sempre presenti, del Direttivo hanno anche problemi personali a cui non possono più abdicare. Se mai ci sarà una nona edizione, qualcuno dovrà farsi avanti e affiancare, se non anche sostituire, il Direttivo dell’Us Monte Baldo. •

G.M.

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