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Fuori uso il pontile di Magugnano

Il pontile di Magugnano interdetto dalla Regione dopo un incendio
Il pontile di Magugnano interdetto dalla Regione dopo un incendio
Il pontile di Magugnano interdetto dalla Regione dopo un incendio
Il pontile di Magugnano interdetto dalla Regione dopo un incendio

Il pontile utilizzato dalla Navigarda per l’attracco dei passeggeri a Magugnano è stato interdetto all’attracco, alla salita e alla discesa dei passeggeri dei battelli a causa dei possibili danni strutturali riportati durante un tentativo di incendio, avvenuto nell’agosto 2017. A stabilirlo è l’ordinanza numero 28 del 1 febbraio 2018, emessa da Luigi Zanin, direttore della sezione Logistica della Regione Veneto. Il documento è stato pubblicato e inviato a tutti i comuni rivieraschi, oltre che al Genio civile, alla Prefettura, alla Questura di Verona, ai Carabinieri di Caprino, alla Guardia costiera, che ha anche compiti di polizia giudiziaria sul Garda assieme alla Guardia di finanza e alla Squadra nautica Polizia di Stato. «Il 3 agosto 2017, a seguito di un incendio», si legge nell’ordinanza, «il pontile di legno di Magugnano veniva danneggiato». Dopo questo evento, lo scorso agosto, era stato transennato il lato sud del pontile, che però è stato utilizzato per tutta la parte rimanente della stagione turistica senza particolari problemi. «Per la riparazione del danno e per un’analisi più approfondita in considerazione della particolare struttura del pontile, del suo uso pubblico e della incertezza sulla reale portata del danno strutturale provocato dall’incendio», si legge ancora nell’ordinanza, la Regione ha interdetto «qualsiasi tipo di uso, via acqua e via terra, per il pontile di attracco del servizio pubblico di linea ad uso imbarco e sbarco dei passeggeri». «Solo all’esito dell’espletamento delle indagini», specifica il documento della Regione, «sarà possibile definire l’intervento per ripristinare le condizioni di sicurezza circa l’uso del pontile di attracco». Insomma: tempi che si annunciano non brevissimi per una situazione che, all’epoca dei fatti, non sembrava essere stata di questa portata, visto che il principio di incendio non pareva avesse provocato danni seri alla struttura. Evidentemente però, specie in vista dell’utilizzo massiccio del pontile durante l’ormai vicina stagione turistica, la situazione ha indotto enti e autorità a rivedere le precedenti decisioni. Già a partire da Pasqua però, senza pontile, ci potrebbero essere grossi problemi logistici per Brenzone, sempre che la faccenda non sia chiusa prima. «All’epoca dei fatti», ha scosso la testa Davide Benedetti, capogruppo della minoranza di Brenzone ed ex assessore alla Sicurezza all’epoca della giunta di Giacomo Simonelli, «non era parsa una situazione molto grave, perché danni non se ne vedevano, a parte circa 6 metri quadrati anneriti. Del resto, quelle assi di legno sono molto grosse e non prendono fuoco facilmente. Si era pensato a una bravata di qualche deficiente, ma poi non si era saputo altro. Questo approfondimento potrebbe risultare utile anche forse per trovare i fondi necessari a sistemare il pontile», ha concluso il consigliere. Dello stesso avviso il sindaco di Brenzone, Tommaso Bertoncelli. «Stiamo lavorando affinché il pontile possa essere ripristinato al più presto e comunque entro la stagione turistica», ha detto, «in modo da non creare disagi ai passeggeri residenti o ai turisti. Per quanto riguarda le indagini, purtroppo non sono a conoscenza di sviluppi sulla vicenda anche se so che all’epoca era stato aperto un fascicolo per far luce si quanto avvenuto», fa sapere il sindaco. «Staremo a vedere se ci saranno novità e ben vengano gli accertamenti tecnici per capire se ci siano stati danni seri» conclude Bertoncelli. «Meglio non rischiare nulla, dal momento che centinaia di persone utilizzano quel pontile, che è lo scalo più importante dal punto di vista del traffico sull’acqua per tutto il territorio di Brenzone e dintorni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gerardo Musuraca

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