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Forte boato e poi la scossa
Paura nei paesi gardesani

Terremoto con epicentro tra San Zeno di Montagna e il lago di Garda, mappa comparsa sul sito di Ingv
Terremoto con epicentro tra San Zeno di Montagna e il lago di Garda, mappa comparsa sul sito di Ingv
Terremoto con epicentro tra San Zeno di Montagna e il lago di Garda, mappa comparsa sul sito di Ingv
Terremoto con epicentro tra San Zeno di Montagna e il lago di Garda, mappa comparsa sul sito di Ingv

Terremoto con epicentro nella parte più a nord del Garda ieri sera alle 19.03. Grande paura ma per fortuna nessun danno. Il sisma, di magnitudo 3.6 secondo i dati forniti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, s’è fatto distintamente avvertire nell’area compresa tra Castelnuovo e Malcesine e anche nell’entroterra fino a San Zeno, paese vicino all’ epicentro, ma anche a Verona e nella zona di Sommacampagna.

I testimoni parlano di un grande boato e poi di una scossa con moto ondulatorio di vetri e finestre durata per due o tre secondi al massimo. «Sembrava una bomba per lo scoppio fortissimo che c’è stato a Torri», ha commentato Franca Zanetti, collaboratrice al centro anziani di Villa Melisa a Torri, che si trova a pochi metri dall’acqua del Garda, sul lungolago a nord della chiesa. «C’è stata una sorta di fortissimo scoppio e ha tremato tutto: la scossa è stata avvertita da tutti noi e dagli anziani del Circolo», ha proseguito, «ma non ci sono state criticità: si stava chiudendo il bar e non è successo nulla di brutto. A Torri comunque già poco tempo fa era successa la stessa cosa».

Il riferimento è a quanto accaduto il 4 giugno scorso quando c’era stato un altro scossone sempre di magnitudo 3,6 e l’epicentro era stato a 4 chilometri di profondità e poco a nord di San Zeno di Montagna, di fronte a Limone sul Garda.

Ieri sera stessa scena, a un mese e mezzo di distanza: il terremoto è stato localizzato dalla sala sismica dell’Istituto a Roma con coordinate di latitudine e longitudine rispettivamente 45.68 e 10.74 e ad una profondità di quattro chilometri (rilevazione Ingv). «Siamo di fronte all’azione della ben nota faglia che bordeggia la sponda orientale del lago di Garda», ha commentato Gianfranco Bertazzi, direttore scientifico della stazione microsismica di Desenzano.

«A Malcesine le persone lo hanno sentito bene», ha detto Claudio Parolari, che lavora a Torri ma vive a Malcesine. Stessa cosa a Brenzone dove il sindaco, Tommaso Bertoncelli, stava lavorando nell’albergo di famiglia e non s’è accorto di niente. «Me lo hanno segnalato i clienti», ha commentato, «ma, onestamente, non mi sono accorto di scosse. Non mi risultano problemi in paese».

Il terremoto è stato sentito anche nei paesi della riviera lombarda, nel Trentino tra Torbole e Riva e fino a Verona.

«I clienti del mio albergo», ha detto Andrea Perotti, consigliere comunale di San Zeno e titolare dell’hotel Costabella, «si stavano preparando per mangiare. Abbiamo avvertito il forte botto e poi tremare tutto, ma si è trattato di pochi secondi, non ci sono stati danni né troppa paura». Conferma anche il vicesindaco Piergiorgio Schena. Ondata di commenti sui social.

Gerardo Musuraca

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