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Fondamentali i nuovi centri di raccolta

Basilari l’intervento e la posizione della Provincia, promotrice del tavolo tecnico sul problema cinghiali. Commenta il consigliere Pierangelo Zorzi, delegato alle Politiche per il turismo e della Polizia provinciale: «La partecipazione altissima di sindaci, presidenti dei Comprensori alpini el Servizio veterinario indica quanto il tema sia sentito. Tra gli input che possiamo condividere, c’è quello di spostare, da parte di Comprensori o cacciatori segnalandolo per tempo alla Polizia provinciale, l’altana - che oggi è fissa - scelta e comunicata per l’uscita di controllo. I cinghiali, infatti, cambiano percorsi: intercettarli nei luoghi giusti rende più efficace il controllo. Si farà il possibile per andare incontro a tale richiesta». Il consigliere Stefano Marcolini, delegato alle Politiche per caccia e pesca, afferma: «Siamo d’accordo sul fatto che la soluzione è quella di intensificare i piani di controllo. L’aspetto più positivo dell’incontro è l’interesse del territorio per i centri di raccolta, dove Comprensori e cacciatori possono portare le carcasse senza fare un lungo viaggio fino al centro di lavorazione di Cavalo». «Sta per esserne inaugurato uno a Brenzone», sottolinea Marcolini, «al servizio di questo paese e di Malcesine; a Caprino ne aprirà un secondo nei prossimi mesi». La comandante della Polizia provinciale Anna Maggio, rilevando sempre l’importanza della sicurezza, commenta: «I centri di raccolta non necessitano di un’autorizzazione provinciale, poiché la Provincia ne ha già legittimato l’uso con proprio provvedimento del 4 giugno 2018. Diversamente da quanto accade nel centro di lavorazione, lì i cacciatori possono trattenere, a titolo di rimborso spese, l’intera carcassa, dopo la visita del veterinario. Sul Baldo il piano di controllo potrebbe risultare più efficace della caccia, poiché nel primo caso le uscite sono programmabili tutto l’anno e anche in alcuni orari che invece sono preclusi all’attività venatoria». Diego Prandini, presidente del Comprensorio Alpino di Malcesine: «Noi presidenti dei Comprensori siamo pronti a impegnarci ad attuare il piano di controllo per il cinghiale, con le metodologie previste dalla Provincia. Intanto, con spese a carico dei Comprensori, di Malcesine e di Brenzone, abbiamo lì predisposto un centro di raccolta dove depositare i cinghiali catturati».

B.B.

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