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Flessibilità oraria: Comune premiato per disponibilità

Il Comune di Castelnuovo del Garda ha ottenuto il certificato «Family Executive» all’interno della sperimentazione Family Audit avviata dalla Provincia autonoma di Trento e sposata a livello nazionale dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si tratta di un riconoscimento delle buone prassi attuate dall’ente locale per migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei propri dipendenti. Il certificato è stato ritirato nei giorni scorsi dal sindaco Giovanni Peretti nell’ambito del Festival della Famiglia di Trento. In Veneto hanno aderito alla sperimentazione cinque organizzazioni, di cui tre aziende, una cooperativa sociale e dal 2012 il Comune di Castelnuovo del Garda, primo e finora unico ente pubblico veneto ad averlo fatto. «ABBIAMO RAGGIUNTO la seconda fase di certificazione Family Audit e aderito al mantenimento del percorso per altri tre anni», spiega il sindaco Giovanni Peretti, che tra le sue deleghe ha anche quella al personale. Nel municipio castelnovese la prima misura per meglio integrare la vita privata con il lavoro dei dipendenti si è concretizzata nella flessibilità oraria di trenta minuti in entrata e in uscita, che ora si pensa di potenziare con il telelavoro, ovvero l’opportunità, per esigenze di cura familiare, di lavorare da casa. «Abbiamo già fatto la proposta ai dipendenti, ma nessuno finora ne ha fatto richiesta», fa sapere Peretti. Cuore del percorso Family Audit, sottolinea, «è il comitato di dipendenti che si riunisce regolarmente per sviluppare proposte per meglio attuare la conciliazione famiglia-lavoro». IN COMUNE LAVORANO 46 dipendenti e quasi tutti, fa notare Peretti, hanno aderito alla flessibilità oraria: «Dando una serie di attenzioni la qualità del lavoro migliora, un dipendente sereno dà sicuramente il massimo e questo è importante considerando che negli enti comunali il personale svolge molta attività di contatto con il pubblico». Le organizzazioni che nel corso degli anni hanno aderito alla certificazione sono circa duecento sparse in tutta Italia, 159 quelle con la sperimentazione ancora attiva, la maggior parte delle quali in Trentino. Complessivamente sono stati coinvolti quasi 100mila dipendenti di aziende più o meno note, più o meno grandi, ma anche Comuni, cooperative sociali, fondazioni, associazioni sportive. • K.F.

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