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Finisce contro un’auto, muore motociclista

Il luogo dove è avvenuto il tragico incidente costato la vita a un idraulico di 53 anni di Bussolengo FOTOSERVIZIO DIENNELa moto su cui viaggiava la vittima dello scontro di Dolcè
Il luogo dove è avvenuto il tragico incidente costato la vita a un idraulico di 53 anni di Bussolengo FOTOSERVIZIO DIENNELa moto su cui viaggiava la vittima dello scontro di Dolcè
Il luogo dove è avvenuto il tragico incidente costato la vita a un idraulico di 53 anni di Bussolengo FOTOSERVIZIO DIENNELa moto su cui viaggiava la vittima dello scontro di Dolcè
Il luogo dove è avvenuto il tragico incidente costato la vita a un idraulico di 53 anni di Bussolengo FOTOSERVIZIO DIENNELa moto su cui viaggiava la vittima dello scontro di Dolcè

Un’auto che svolta a sinistra. Un motociclista che si accorge solo all’ultimo della manovra e centra la parte posteriore sinistra dell’auto.

Un tamponamento violento che ha provocato la morte in ospedale dell’uomo che viaggiava sulle due ruote. Sarà la polizia stradale di Legnago che ha rilevato l’incidente a stabilire le responsabilità di questo ultimo sinistro stradale fatale. Salgono a 41 le vittime della strada di Verona e provincia da inizio anno, tra deceduti in incidente d’auto, moto, bici, piuttosto che pedoni investiti. Ben 13 in moto, sette soltanto a luglio. L’ultimo incidente stradale mortale, si è verificato ieri mattina alle dieci, lungo la strada Statale 12, nel territorio del comune di Dolcè. Roberto Residori, residente a Bussolengo in via Olimpia, 53 anni, alla guida di un motociclo Aprilia, ha tamponato una Jeep Grand Cherokee condotta da un quarantacinquenne di Domegliara. A causa della violenta collisione il motociclista è stato portato in gravissime condizioni all’ospedale di Borgo Trento dove è morto poco dopo nonostante i numerosi tentativi di rianimazione. I familiari hanno acconsentito al prelievo degli organi. Il traffico è stato deviato su un’altra arteria. «Mio cognato era molto conosciuto in paese», dice Michela, «lavorava come idraulico con mio marito Franco che è suo fratello. Aveva questa passione per la moto ma era uno molto attento. Di solito andava di sabato perchè diceva, la domenica c’è troppo traffico, bisogna avere mille occhi. Non so cosa sia accaduto esattamente. Ma un amico che era con Roberto ha visto tutto. Era sotto choc per il dolore e il trauma d’aver visto il suo amico praticamente morirgli sotto gli occhi». Continua Michela: «Siamo tornati da poco da Borgo Trento. Alla compagna di Roberto, Nicoletta, stavano insieme da 25 anni, hanno dovuto dare un sedativo. Poi anche la mamma si è sentita maloe e abbiamo chiamato l’ambulanza.

Sono proprio dei brutti momenti. La famiglia nonostante il dolore ha acconsentito al prelievo degli organi. Un gesto d’amore che farà rivivere Roberto e darà speranza ad altri malati». La data del funerale verrà fissata oggi.

Alessandra Vaccari

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