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Finalmente il tesoretto
In paese piovono opere

L’ex chiesa della Disciplina: negli interventi inserito il suo restauro
L’ex chiesa della Disciplina: negli interventi inserito il suo restauro
L’ex chiesa della Disciplina: negli interventi inserito il suo restauro
L’ex chiesa della Disciplina: negli interventi inserito il suo restauro

«Il Comune di Brenzone ha circa 1 milione e 260 mila euro di avanzo da impiegare e, al prossimo Consiglio comunale, porteremo le delibere sugli investimenti e sulle opere pubbliche». Ad annunciarlo è stato il sindaco di Brenzone, Tommaso Bertoncelli che, nell’ultima seduta, coi voti della maggioranza e le astensioni dell’opposizione, ha dato via libera al rendiconto di gestione del 2016.

Per Brenzone è sicuramente una buona ed inconsueta novità dato che, almeno negli ultimi 10 anni, il centro dell’alto lago ha dovuto sempre combattere con avanzi di amministrazione assai esigui, oltre che con problemi legali, per la causa di Campo, con la Agenzia delle Entrate. Causa che, ad oggi, blocca ancora il Comune dato che «sono stati accantonati», ha spiegato l’assessore al Bilancio, Luisa Formaggioni, «molti soldi perchè quel contenzioso, che non è ancora chiuso, non ci consente di fare diversamente».

L’assessore ha poi passato in rassegna i conti e ha dato buone notizie: «Le entrate sono state oltre 7 milioni e 100 mila euro, con uscite per 5 milioni e 800 mila euro». In particolare, le sorprese positive sono arrivate «dall’imposta di soggiorno che, a fronte di un’ottima stagione turistica e di un importo preventivato di 375 mila euro, ha fruttato ben 444 mila euro, e dal decreto ingiuntivo dato dal tribunale nei riguardi della Regione per i canoni demaniali extraportuali non incassati negli anni scorsi». Si tratta di una cifra intorno ai 700 mila euro. «La lotta all’evasione fiscale», ha proseguito Formaggioni, «ha fruttato quasi 159 mila euro a fronte dei 65 mila preventivati e i recuperi sono stati di 64 mila euro solo nel 2016, oltre a 3 mila del 2013, 63 mila per il 2014 e 37 mila circa per il 2015».

La minoranza, per bocca dei due consiglieri Michela Donatini e Ivano Brighenti, ha dato atto alla maggioranza che «i conti stavolta sono in ordine, i numeri coincidono e, finalmente, c’è un avanzo consistente». «Però», ha aggiunto Donatini, «questo è il momento di dare un segnale forte ai nostri cittadini: o si calano le tasse o si spende di più in opere pubbliche. Scelga la maggioranza cosa fare, ma lo faccia subito visto che, finora, sono passati tre anni di scarse spese in pochissime opere pubbliche». A Donatini ha replicato il vicesindaco Aldo Veronesi: «Lo scorso anno», ha detto il delegato ai Lavori pubblici, «avevo litigato con la ragioniera perchè il piano triennale delle opere pubbliche era davvero povero. Ora però abbiamo più di 1 milione e 200 mila euro da spendere e progetti già pronti. Per la viabilità a Porto investiremo 260 mila euro, 180 mila invece per le scuole di Scalette, 100 mila per il nuovo Iat all’Acquafresca, 100 mila per il restauro della ex-chiesa della Disciplina». E poi ancora: «Sono previste asfaltature di varie strade, l’ampliamento della strada di località Pion, in via Madonna della Pace e altro. Faremo cioè tutto quello che era previsto entro la fine del 2018 o, al massimo, entro la fine del mandato, cioè entro metà del 2019: ora abbiamo il denaro per dare seguito a quanto avevamo detto in campagna elettorale e promesso ai cittadini», ha chiuso. È la prima volta che, in Consiglio, si vede un bilancio se non ricco, almeno con un consistente attivo che dovrebbe consentire di realizzare strutture concrete senza piagnistei contro i «tagli romani».

Gerardo Musuraca

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