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Festa per Formiga
il campione della pista

Angelo Formiga, il ciclista amatoriale che si è laureato campione italiano
Angelo Formiga, il ciclista amatoriale che si è laureato campione italiano
Angelo Formiga, il ciclista amatoriale che si è laureato campione italiano
Angelo Formiga, il ciclista amatoriale che si è laureato campione italiano

Angelo Formiga, 63 anni, ciclista amatoriale di San Bonifacio è riuscito a vincere la maglia di campione italiano su pista 2016, dopo averla già indossata nel 2009, 2010 e 2012. I campionati italiani su pista riservati ai cicloamatori tesserati Acsi si sono svolti nel velodromo di Dalmine: Angelo, appartenente alla società ciclistica Team Carraro di Schio, ha ottenuto il miglior tempo della sua categoria Supergentlemen A/B in due delle quattro specialità in programma, il chilometro con partenza da fermo e l’inseguimento a coppie (insieme a un altro forte ciclista amatoriale di Monte di Malo, Gildo Marchioro, appartenente alla sua stessa società).

Per applaudire ancora una volta alla tenacia di questo atleta, questa sera i suoi numerosi amici lo festeggeranno in un locale della zona.

Frequentata la scuola di tipografo dai Salesiani a Verona, Formiga, con un passato anche di radioamatore, ha fatto l’impiegato alla Perlini, diventando capufficio prima di aprire il proprio negozio di elettrodomestici a Prova. Ma ha una grande passione spericolata per gli sport agonistici, che lo porta a mettere continuamente se stesso alla prova e poi a confrontarsi con gli altri: «Mi piace provare tutto», sintetizza. Non ha alcun passato da ciclista: «Ho scoperto la bici solo una ventina d’anni fa», dice.

Interessante il suo curriculum: calciatore fino a 33 anni (capitano della Provese), è passato al nuoto, alle corse a piedi, allo sci, al tennis agonistico praticato fino ai 40 anni partecipando a vari tornei; a 43 anni scopri che il suo grande amore è la bicicletta.

«A 45 anni acquistai la mia prima bici da corsa», racconta, «iscrivendomi al Gruppo sportivo Prova, un gruppo dinamico con il quale ho fatto numerosi viaggi cicloturistici, come il giro dell’Elba in due giorni, il giro dell’Istria (750 chilometri), tre volte la Randonnè Verona-Resia-Verona, e altri ancora. Poi ho cominciato a fare sul serio, iscrivendomi a varie gare, prima con un club di Sossano, poi con il Gs Colli Berici e ora con il Team Carraro».

Da allora tutte le domeniche è in giro per l’Italia. Partecipa a una sessantina di gare all’anno, «di tutti i tipi», precisa. «Ma la mia preferenza va al chilometro da fermo e alle gare a cronometro».

Acquistata così l’attrezzatura, dal casco integrale alla bici con ruota lenticolare, poi ha iniziato a scendere in pista nelle gare del chilometro da fermo in piano. Quindi», dice, «ho iniziato a partecipare ai campionati italiani Udace, vincendoli per due anni consecutivi». E nel 2013 riconquista il terzo titolo, dopo appena sei mesi da un intervento chirurgico.

Nonostante abbia qualche problemino alla schiena, sta in sella alla bici circa 300 chilometri ogni settimana (tra le gare del sabato e della domenica e i 100 di defaticamento del lunedì), per un totale di quasi 14mila chilometri all’ anno: «Più di quelli che faccio in auto», commenta.

Questa sera gli amici gli augureranno di emulare il francese Robert Marchand che nei giorni scorsi, a Parigi, all’età di 105 anni, ha stabilito in bicicletta il record mondiale dell’ora.

Gianni Bertagnin

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